"Tra le manifestazioni sospese vengono inserite le fiere, le sagre, i luna park, i concerti, gli eventi sportivi con presenza di pubblico, le rappresentazioni teatrali, cinematografiche e musicali, comprese discoteche e sale da ballo. Sono escluse dalla sospensione tutte le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e sociosanitarie, commerciali e di servizio (...), compresi i mercati".
Sono arrivati ieri sera i chiarimenti sull’applicazione delle misure disposte dalla Regione Piemonte e Ministero della Salute relativamente all’emergenza Coronavirus. Il documento, firmato dal responsabile programmazione dei Servizi Sanitari della Regione Franco Ripa, dal direttore regionale della Sanità Fabio Aimar e dal coordinatore dell’Unità di Crisi Mario Raviolo, a detta di molti, presenta alcune contraddizioni.
Se la 'ratio', come spiegato dal presidente della Regione Alberto Cirio, è evitare l'assembramento di persone, in molti non hanno compreso la chiusura delle giostre, che concentrazioni non ne creano. Esempio paradigmatico la situazione di piazza Galimberti a Cuneo, dove stamane, vicino ai banchi del mercato del martedì, figuravano le attrazioni del luna park temporaneo con le serrande abbassate. Tanti cuneesi, passando davanti, si sono domandati il perché della chiusura se a fianco c'era un viavai dato dal commercio ambulante. Di certo sarebbe stato altrettanto singolare vedere le giostre funzionanti con i bambini a divertirsi, mentre le scuole saranno chiuse fino a sabato. Contraddizioni da misure anticontagio.