E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del nuovo decreto legge approvato il 7 ottobre dal Consiglio dei Ministri in tema di norme di contrasto alla diffusione del Coronavirus: lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 gennaio, tutte le misure contenute nel Dpcm ora in vigore sono state prorogate fino al 15 ottobre. Il decreto, inoltre, introduce l’obbligo di avere sempre con sé la mascherina, ampliando le situazioni in cui è obbligatorio indossarla.
Il provvedimento - si legge nel testo - prevede l’obbligo di utilizzo del dispositivo di protezione “nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. In sostanza, la mascherina andrà indossata sempre nei luoghi chiusi (non in casa propria e fatte salve le norme per il consumo di cibo e bevande), non andrà indossata all’aperto se ci si trova soli o insieme a persone con cui si convive, mentre andrà utilizzata in presenza di altre persone. Esentati dall’obbligo i bambini sotto i 6 anni, chi sta praticando attività sportiva e chi ha una situazione patologica incompatibile con l'uso della mascherina.
La stretta è "raccomandata", non imposta, dal Governo anche dentro casa: “Se si ricevono familiari o amici meglio indossarla e mantenere le distanze”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Restano valide tutte le altre norme previste dal Dpcm: chiuse le discoteche, obbligo di stare a casa se la temperatura corporea è superiore a 37.5 gradi, in vigore il divieto di assembramento. Multe salate per chi viola le disposizioni anti contagio, incluso l'obbligo di indossare le mascherine: restano da 400 euro a 1000 euro. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena rischia l'arresto da 3 a 18 mesi e un'ammenda da 500 a 5 mila euro. Le Regioni potranno adottare misure più restrittive, mentre per introdurne di più permissive servirà il consenso del Ministero della Salute.
Chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. Ad oggi l'obbligo del test molecolare o antigenico era previsto per chi proviene da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia. Salgono quindi a nove i paesi europei verso i quali si irrigidiscono i controlli.