“I nuovi contagi sono un numero elevato, ma visto alla luce degli altri numeri ci dicono che la diffusione del coronavirus in Piemonte è in calo”, parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Ed effettivamente l’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Piemonte sembra confortante. A rassicurare sulla curva ‘piatta’ che viene proiettata ogni sera dai tg nazionali è stato l’assessore alla Sanità piemontese Luigi Icardi. In una conferenza organizzata presso la sala Giunta di piazza Castello a Torino il leghista ha spiegato che le morti e i contagi che da più una settimana preoccupano i piemontesi non sono legati alla diffusione del virus, ma ai ritardi nell’avere i risultati dei tamponi.
“Le curve che ci hanno mostrato gli epidemiologi ci dicono che il calo del contagio è in corso, le discrepanze sono legate al momento in cui arrivano i risultati dei tamponi di persone che presentavano i sintomi già alcune settimane fa: l’andamento reale è simile a quello dell’Emilia Romagna”, ha affermato proiettando delle slide riportanti le analisi del Seremi, il servizio regionale di controllo e vigilanza sulle malattie infettive.
Tra i grafici mostrati i nuovi casi “per inizio sintomi” che dal 18 aprile ad oggi sono sempre rimasti sotto le 50 persone. Utilizzando questa chiave di lettura l’ultimo ‘picco’ risale allo scorso 10 aprile quando i piemontesi che hanno denunciato i sintomi del covid-19 poi risultati positivi sono stati 226. Andamento ‘positivo’, per quanto lo può essere un dato che si riferisce a persone scomparse, anche per i decessi dell’ultima settimana: circa una ventina al giorno e comunque mai più di sessanta, come invece registrato dal bollettino diffuso dall’Unità di Crisi.
Intanto prosegue l’implemento dei laboratori: “Oggi riusciamo a elaborare circa 7.300 test al giorno”, ha concluso Icardi, che ha poi mostrato i dati delle RSA (dove c’è stata un’impennata di decessi), scorporati da conteggio generale, confermando che negli ultimi giorni il 60% dei nuovi casi registrato dall’Unità di Crisi è avvenuto nelle case di cura.