Secondo il monitoraggio di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), aggiornato a ieri lunedì 15 marzo, continua a crescere l'occupazione dei posti letto di terapia intensiva in Piemonte. Il numero dei ricoverati in TI si attesta ora al 44% (276 su 628, ma al bisogno ce ne sono 99 allestibili in caso di emergenza), segnando un aumento del 13% rispetto allo scorso 6 marzo, quando la nostra regione aveva superato di un punto la soglia critica del tasso di occupazione che il governo ha fissato al 30 per cento. Il Piemonte è oltre soglia anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti Covid in area non critica, in quanto è al 53% dei letti occupati (3070 su 5.824), quando il limite individuato è del 40%. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica nei reparti di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
In Piemonte ci sono 14,5 posti letto in terapia intensiva ogni 100 mila abitanti, vale a dire 0,5 in meno rispetto alla media nazionale, che è di 15. Le cose vanno decisamente meglio per quanto riguarda i posti letto in area non critica, con una media di 134,2, rispetto ai 108 della media nazionale.
Domani è un altro giorno, ma pare che la musica sarà sempre la stessa. Al momento le proiezioni statistiche riguardanti il numero totale di infetti e i ricoveri in terapia intensiva non sono confortanti: se ieri i ricoverati in TI erano 276 (registrando un aumento di 9 pazienti rispetto al giorno precedente), secondo l’analisi effettuata da Agenas sui dati trasmessi periodicamente dalla Regione, il trend è in crescita e nei prossimi giorni verrà superata quota 300. Va però specificato che le previsioni effettuate da Agenas in collaborazione con l'Università di Padova, si basano unicamente sull'andamento storico della epidemia rilevato dai dati a disposizione, non prendendo in considerazione fattori o interventi esterni che possono cambiare l'andamento della epidemia nel periodo oggetto di previsione.
Resta però un dato di fatto incontrovertibile. A ieri il totale degli ospedalizzati ammontava a 3.346 su 30.200 positivi in regione, per una percentuale dell’11%. Praticamente un positivo su dieci è ricoverato in ospedale, si tratta della percentuale più alta in Italia davanti alla Liguria (10%), contro una media italiana del 5%.