Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale della Cgil e della Cgil Funzione Pubblica.
Il Protocollo, firmato il 31 marzo da Regione Piemonte, Unità di Crisi, Prefetture e Province piemontesi sulle misure di contenimento Covid19 all’interno delle Case di riposo, non fornisce risposte sufficienti all' allarme da noi lanciato in merito alla situazione drammatica che vede coinvolti gli ospiti e gli operatori delle strutture. Si limita, secondo noi, a riprendere integralmente le Delibere Regionali già emanate e sulle quali avevamo evidenziato, insieme a Cisl e Uil, una serie di criticità.
L’esito dei tamponi a tappeto, effettuati a pazienti e operatori sanitari nelle strutture R.S.A., ha confermato nel frattempo i nostri timori relativi alla gravità della situazione. Il Protocollo regionale, ad oggi, non contiene indicazioni operative certe, chiare ed univoche rispetto ai comportamenti da adottare all’interno delle strutture e, come abbiamo ribadito alla Regione, deve essere integrato con urgenza per rispondere alle criticità irrisolte.
In particolare chiediamo che il personale di tutte le Residenze sanitarie assistenziali (RSA) venga dotato di dispositivi di protezione previsti dall’ISS - COVID19 (Istituto Superiore della Sanità), equiparandoli a quelli utilizzati in sanità, che vengano fornite chiare disposizioni operative in merito all’accesso nelle strutture di pazienti provenienti dagli ospedali, che sia assicurata una collaborazione più stretta da parte delle Aziende Sanitarie al fine di prevenire situazioni di estrema emergenza. Si ribadisce inoltre la necessità di implementare e potenziare il personale in servizio nelle strutture e di garantire agli anziani ospiti , in questo periodo di lontananza dalle famiglie, la messa in campo di dispositivi tecnologici che agevolino il loro rapporto con le famiglie.
Sono richieste che rispondono alle perplessità di CGIL CISL UIL del Piemonte e delle rispettive categorie che, insieme all’Ordine dei Medici e degli Infermieri, hanno deciso di non aderire al Protocollo regionale. Non solo, in questi ultimi giorni altrettanto critiche sono le voci di molti sindaci piemontesi, preoccupati per la situazione di grave criticità in cui versano le strutture di competenza territoriale, con numeri di decessi e contagi altissimi, in crescita.
CGIL, CISL , UIL hanno intanto ribadito al Prefetto ed alla Regione che è necessario rispettare le linee dettate dal recente Protocollo per la salute e la sicurezza dei lavoratori e hanno chiesto la convocazione urgente del previsto Comitato regionale, ottenendo rassicurazioni formali dal Presidente Cirio.
Sarà nostro compito vigilare affinché l’impegno preso non subisca ulteriori rinvii e si possa finalmente aprire un serio e approfondito confronto, che assicuri aiuti e tutele concrete agli operatori ed agli ospiti delle Case di riposo.