Nata da un’iniziativa spontanea di alcuni residenti del quartiere, la raccolta firme per il decoro e la sicurezza di corso Dante, lato corso IV Novembre e vie limitrofe, ha raggiunto ad oggi le 470 adesioni, solo tramite il passaparola, già depositate in Comune insieme ad una lettera indirizzata alla sindaca Patrizia Manassero. A firmare, oltre ad abitanti ed esercenti della zona, anche residenti di altri quartieri e persino di comuni limitrofi, che in città vengono per motivi di lavoro o per svago: “Segno di come la situazione descritta sia oggettivamente rilevabile” commentano i promotori della petizione.
“La vicenda delle auto vandalizzate - aggiungono - è stata infatti solo la punta dell’iceberg della condizione in cui versa ultimamente il quartiere, dove diversi soggetti bivaccano tutto il giorno sulle panchine, bevendo alcolici da mattina a sera, sbraitando e a volte litigando tra loro, dove si trovano quotidianamente residui di cibo, cestini divelti e bottiglie di vetro abbandonate anche nei pressi dei parchi gioco dei bambini, dove le aiuole vengono utilizzate come toilette a cielo aperto e dove non è raro imbattersi in soggetti ‘alterati’ probabilmente sotto l'effetto di qualche sostanza, ipotesi peraltro non così remota considerando che la zona attorno alla stazione, incluso questo tratto di corso Dante, è divenuta anche area di spaccio”.
Per cercare di porre freno ad un fenomeno in crescita, prima che degeneri ulteriormente, sono state inviate all’attenzione della sindaca, e per conoscenza anche al questore e al prefetto, alcune proposte, tra cui: installazione di telecamere lungo il corso e di luci dirette sulle panchine evitando le attuali zone di buio create dalle nuove illuminazioni a led poste sul ciglio dei marciapiedi, rimozione dei cespugli specie in prossimità dei parchi gioco, intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, chiusura notturna dei due distributori automatici di bevande sulla scorta di quanto ottenuto da altri comuni, come ad esempio Mondovì, oltre all’organizzazione di eventi e manifestazioni.
“Tutto ciò - concludono gli artefici della civile protesta - per garantire più sicurezza e vivibilità al quartiere, evitando pericolosi assembramenti e permettendo ai bambini di riappropriarsi dei parchi giochi e agli anziani delle panchine, affinché corso Dante ritorni ad essere una via dove si possa di nuovo passeggiare, anche la sera, senza quel senso di insicurezza e disagio che da tempo ci accompagna”.