Non sono numeri allarmanti, ma segnalano una crescita che in prospettiva preoccupa di più nella nostra provincia che nel resto del Piemonte: negli ultimi sette giorni, a partire dal 24 agosto, l’incidenza dei contagi nella Granda è salita da 28,3 casi ogni 100mila abitanti a 58,7, con una variazione del 153,3%.
In Piemonte il dato meno lontano da quello della provincia subalpina riguarda il Verbano Cusio Ossola, dove l’incidenza è a 44,5 casi per 100mila abitanti, e Novara (40,3). Novara, insieme ad Asti (con 29,1 casi per 100mila) è anche la provincia - Cuneo esclusa - dove si registra una variazione più forte nell’ultima settimana con aumenti rispettivamente del 24,8% e del 22%.
La risalita nella Granda stride quindi con la stabilità del dato regionale, passato dai 36,3 casi di una settimana fa a 38,1: numeri che fanno del Piemonte la quartultima regione per incidenza di contagi dopo Valle d’Aosta (24,2), Lombardia (36,2) e Molise (37,1), a distanza siderale dalla Sicilia appena tornata in “zona gialla” con 202,2 contagi e anche dalla media italiana di 77,2. Il tasso di occupazione dei letti ospedalieri in regione passa nel frattempo dall’1,43% al 2,23% nelle terapie intensive e dal 2,44% al 2,66% nelle aree non critiche.
Stando alla
mappa dei contagi aggiornata dalla Regione Piemonte, nella Granda sono al momento sopra i 20 casi tutte le sette sorelle: il comune più colpito è Alba (40 contagi), seguita da Savigliano (37), Mondovì (33), Bra (31), Saluzzo (28), Fossano (27) e infine Cuneo (23).