CUNEO - Cresce l'export della provincia di Cuneo

Nei primi tre mesi del 2022 le vendite all’estero crescono del 7,5% rispetto al primo trimestre 2021

13/06/2022 17:10

Le esportazioni cuneesi di merci nel primo trimestre del 2022 ripartono con slancio rispetto all’analogo periodo del 2021 che aveva fatto segnare dati record.
Le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo nel trimestre gennaio-marzo 2022 hanno superato i 2,2 miliardi di euro, registrando un aumento del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il valore delle importazioni ha raggiunto oltre 1,5 miliardi di euro (+30,3%). Il saldo della bilancia commerciale si è attestato a 698 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 902 di gennaio-marzo 2021. Malgrado la crescente inflazione, l’aumento del costo e la difficoltà di reperimento di energia e materie prime e le pesanti ripercussioni economiche determinate dall’invasione russa l’export continua ad essere uno dei motori della crescita economica del nostro Paese.
 
Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte con il 16,8% delle vendite regionali fuori confine, che rappresentano l’1,6% a livello nazionale. La dinamica esibita dalle esportazioni di merci cuneesi nel periodo gennaio-marzo 2022 è meno robusta sia di quella evidenziata a livello piemontese (+17,8%) sia della media nazionale (+22,9%) soprattutto perché, a differenza di altre aree geografiche, l’export cuneese ha vissuto un 2021 straordinario e i margini di crescita sono meno rilevanti.
 
"L'export continua a regalare grandi soddisfazioni alla nostra economia malgrado i gravi problemi congiunturali che tutti conosciamo - afferma il presidente Mauro Gola -. I mercati internazionali sono una delle chiavi della nostra crescita economica ma dobbiamo sviluppare progetti infrastrutturali e delle grandi reti che interessano i trasporti, la logistica e l'energia, settori strategici e indispensabili per garantire la competitività del nostro sistema produttivo".
 
Allo sviluppo complessivo delle vendite all’estero ha contribuito l’incremento registrato in quasi tutti i principali settori dell’export provinciale, con l’eccezione del comparto agricolo che ha subito una forte flessione (-22,3%) e di quello degli articoli in gomma-plastica (-18,0%). I prodotti delle attività manifatturiere, pari al 94,8% dell’export totale, segnano un +9,4%. Il settore trainante dell’export manifatturiero made in Cuneo continua a essere il comparto alimentare e bevande (+17,7% rispetto al 2021) che rappresenta il 36,6% delle vendite estere, sebbene questo trimestre la performance migliore sia stata registrata da legno e derivati (+51,7%) seguito dai metalli di base (+33,5%), da chimica e farmaceutica (+19,4%), da altri prodotti delle attività manifatturiere (+17,6%) e dal tessile con il +12,9%.
 
Il bacino dell’Ue-27 post Brexit ha attratto il 62,7% delle esportazioni provinciali, contro il 37,3% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La performance delle vendite oltre confine verso i Paesi dell’Ue-27 ha raggiunto il +5,0 %; decisamente migliore, con un valore più che doppio, quella verso i partner commerciali extra Ue-27 post Brexit (+12,1%). 
 
I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 19,2% e 14,1 %. Le vendite verso la Francia sono salite del 7,5%, mentre quelle verso la Germania hanno registrato una contrazione del 5,8%, così come quelle in Polonia (-4,6%) e in Austria (-5,5%). L’export verso la Spagna, che rappresenta il terzo mercato di sbocco per la nostra provincia, ha invece riportato un buon +7,8% mentre il Belgio ha fatto segnare un +10,3%. La Romania svetta con uno straordinario +48,1%, benché la sua quota, rispetto al totale delle esportazioni cuneesi sia dell’1,5%.
 
Nel bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior rilievo si confermano Stati Uniti e Regno Unito, che rappresentano rispettivamente il 6,1% e il 5,5% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno registrato una sostanziale stazionarietà, mentre il Regno Unito ha fatto segnare un aumento del  20,8%.
 
Sorprende la crescita dell’export verso il Canada (+91,6%) trainata dai prodotti alimentari. Con una quota parte del 2,4% si conferma il terzo mercato di sbocco extra UE per la nostra provincia. In aumento anche gli scambi con Svizzera (+19,4%), Messico (+37,4%), Turchia (+13,2%) e Russia (+9,7%). Negativi i dati di Arabia Saudita (-29,4%), Cina (-24,3%) e Ucraina (-18,9%).

c.s.

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