Allo sviluppo complessivo delle vendite all’estero ha contribuito l’incremento registrato in quasi tutti i principali settori dell’export provinciale, con l’eccezione del comparto agricolo che ha subito una forte flessione (-22,3%) e di quello degli articoli in gomma-plastica (-18,0%). I prodotti delle attività manifatturiere, pari al 94,8% dell’export totale, segnano un +9,4%. Il settore trainante dell’export manifatturiero made in Cuneo continua a essere il comparto alimentare e bevande (+17,7% rispetto al 2021) che rappresenta il 36,6% delle vendite estere, sebbene questo trimestre la performance migliore sia stata registrata da legno e derivati (+51,7%) seguito dai metalli di base (+33,5%), da chimica e farmaceutica (+19,4%), da altri prodotti delle attività manifatturiere (+17,6%) e dal tessile con il +12,9%.
Il bacino dell’Ue-27 post Brexit ha attratto il 62,7% delle esportazioni provinciali, contro il 37,3% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La performance delle vendite oltre confine verso i Paesi dell’Ue-27 ha raggiunto il +5,0 %; decisamente migliore, con un valore più che doppio, quella verso i partner commerciali extra Ue-27 post Brexit (+12,1%).
I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 19,2% e 14,1 %. Le vendite verso la Francia sono salite del 7,5%, mentre quelle verso la Germania hanno registrato una contrazione del 5,8%, così come quelle in Polonia (-4,6%) e in Austria (-5,5%). L’export verso la Spagna, che rappresenta il terzo mercato di sbocco per la nostra provincia, ha invece riportato un buon +7,8% mentre il Belgio ha fatto segnare un +10,3%. La Romania svetta con uno straordinario +48,1%, benché la sua quota, rispetto al totale delle esportazioni cuneesi sia dell’1,5%.
Nel bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior rilievo si confermano Stati Uniti e Regno Unito, che rappresentano rispettivamente il 6,1% e il 5,5% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno registrato una sostanziale stazionarietà, mentre il Regno Unito ha fatto segnare un aumento del 20,8%.
Sorprende la crescita dell’export verso il Canada (+91,6%) trainata dai prodotti alimentari. Con una quota parte del 2,4% si conferma il terzo mercato di sbocco extra UE per la nostra provincia. In aumento anche gli scambi con Svizzera (+19,4%), Messico (+37,4%), Turchia (+13,2%) e Russia (+9,7%). Negativi i dati di Arabia Saudita (-29,4%), Cina (-24,3%) e Ucraina (-18,9%).