CUNEO - Cuneo, all’ex Enel spunta anche un nuovo Mercatò

Sorgerà su corso Francia, di fianco al campo di atletica. Le opposizioni protestano (anche con i commercianti): “Sta avvenendo un ‘negoziocidio’”

Andrea Cascioli 19/12/2024 11:00

Si sapeva del McDrive in costruzione e del futuro Eurospin che prenderà il posto dell’attuale sede, collocata lì di fronte. Quello che ancora non era emerso, nel maxi cantiere dell’area ex Enel di Cuneo, è il nuovo Mercatò: sorgerà su corso Francia, proprio di fianco al campo di atletica.
 
Una “convivenza” che non manca di suscitare polemiche dalle opposizioni. Beppe Lauria (Indipendenza!) aveva già chiesto lumi in un’interpellanza sulla possibile apertura di un varco carrabile vicino all’accesso utilizzato dagli sportivi. La questione è approdata anche in commissione, portata da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Si genera un volume di traffico che potrebbe interferire con il campo di atletica”. La risposta dei tecnici del Comune è la stessa che l’assessore all’Urbanistica Alessandro Spedale aveva dato a Lauria: l’accesso - se verrà autorizzato - sarà riservato ai fornitori con mezzi leggeri, in due fasce orarie. Niente camion, insomma.
 
Il permesso di costruire convenzionato riguarda un’area con una superficie lorda di 3.800 metri quadrati, 2.500 dei quali adibiti alla vendita, su un appezzamento di 18.520 mq complessivi. Una “media struttura di vendita”, secondo i parametri per le strutture commerciali. “La parte verso corso Francia, sull’asse rettore, viene ceduta in proprietà così come un ‘cuscinetto’ di collegamento tra corso Francia e via vecchia di Borgo: sia per avere un filtro tra il campo di atletica e la struttura, sia per collegare in futuro corso Francia con via vecchia di Borgo” spiega Ivan Di Giambattista, responsabile del servizio Edilizia e Pianificazione Urbanistica.
 
Il parcheggio a servizio invece viene “asservito all’uso pubblico, non ceduto in proprietà”. In totale sono in cessione 9.260 mq, dei quali 5.287 mq verranno effettivamente ceduti e altri 3.973 mq assoggettati all’uso pubblico. Per le opere a scomputo si quantifica una somma di 441.454 euro, mentre le opere da realizzare con i contributi per gli extraoneri di urbanizzazione corrispondono a 233.415 euro. Cosa fare con quegli oltre 200mila euro dovrà deciderlo la città: al momento, fa sapere Spedale, non c’è un’opera individuata. “L’orientamento è mantenerla in quell’area, se andremo a realizzare qualcosa” aggiunge. In caso contrario, nelle casse comunali verrà versata la somma “cash”.
 
A realizzare i lavori è la ditta Ruscalla di Asti, la stessa che insieme a Fantino gestisce il cantiere per palazzo Santa Croce. Il progetto è stato elaborato dagli architetti Dario Re e Ulrico Cavallo (studio L’Arcadia Architetti Associati di Cuneo) e dall’architetto Massimo Fassi dello studio Project Management di Asti.
 
“A monte di questo supermercato ce ne sarà un altro, sono a venti metri di distanza. Quello che sta avvenendo è un ‘negoziocidio’” protesta Claudio Bongiovanni. Tra corso Francia e via Cascina Colombaro in effetti c’è ormai un vero e proprio “quartiere della grande distribuzione”, dove a In’s, Lidl e Ipercoop si potrebbe aggiungere - pare - la Esselunga, nell’area fra via Pertini e corso De Gasperi, di fronte al comando dei vigili del fuoco. I rumors vedono nel nuovo Mercatò una contromossa “preventiva” del gruppo Dimar proprio nei confronti di Esselunga: in ballo c’è anche il trasferimento della sede di Borgo Gesso.
 
“Sul piano della legalità non c’è nulla da dire, finitela solo di dirci che voi siete contro il consumo di suolo” commenta Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) rivolgendosi ai colleghi della maggioranza. Ma le opposizioni ne hanno anche per Confcommercio e le altre organizzazioni di categoria, a loro dire troppo silenti: “Non si capisce come l’associazione dei commercianti non protesti di fronte a questi comportamenti”. Giancarlo Boselli (Indipendenti) ci va giù ancora più duro: “È stupefacente che l’organizzazione del commercio taccia e accetti tutto, evidentemente in un sistema di potere dove prevalgono interessi che vanno al di là della rappresentanza di categoria”.
 
A Boselli, vicesindaco di Valmaggia ai tempi dell’ultimo piano regolatore, chiede però “il conto” Vincenzo Pellegrino, capogruppo di Centro per Cuneo: “Il prg prevede ancora tante aree commerciali: andremo a modificarlo, spero anche in tempi brevi, ma se il privato ha comprato l’area e vuole costruire non possiamo impedirlo”. Mario Di Vico (Cuneo Civica) vede il bicchiere mezzo pieno: “Neanche alla maggioranza piacciono i supermercati, ma se lo prevede il prg dobbiamo accettarlo. Guardiamo al dato positivo, si va a riqualificare un’area che è una schifezza e che l’Enel ha lasciato vuota per anni”.
 
C’è, a margine, il tema degli incarichi: troppi geometri, ingegneri e architetti coinvolti nei grandi progetti di edilizia sono ex amministratori comunali, sostiene Bongiovanni. “Chiediamo fin dall’inizio della consiliatura - ricorda - un albo che registri gli incarichi dati sulla città e provveda a una rotazione come previsto dalla legge: sono passati due anni e mezzo”.

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