Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del comitato di quartiere San Paolo di Cuneo:
Da 3 anni il comitato di quartiere San Paolo cerca di intervenire sul quartiere in maniera positiva e propositiva. È stato realizzato il campo da Beach Volley, il murales sulla facciata della scuola primaria Lidia Rolfi, il mercato contadino del mercoledì pomeriggio in Piazza Biancani e sono state proposte attività ludiche come la festa del quartiere e il Palio di San Michele. Queste attività hanno incontrato il favore dei cittadini e le realtà presenti sul quartiere hanno collaborato attivamente nel rendere il luogo in cui abitiamo più accogliente possibile.
Giunti in prossimità della conclusione del mandato, nonostante siamo orgogliosi del lavoro svolto, non ci resta che sottolineare come la nostra voce non sia stata ascoltata dal comune di Cuneo che di fatto in questi anni ha avuto un ruolo marginale nella crescita del nostro quartiere.
In tre anni non siamo riusciti ad avere risposte concrete sulla destinazione del locale sfitto (ex banca San Paolo) all'interno del centro commerciale sul quale avevamo iniziato una progettazione condivisa con la Cooperativa Emmanuele e altre associazioni. L'idea era quella di creare una casa del quartiere San Paolo o in alternativa spostare la biblioteca dei ragazzi nei locali ex banca e utilizzare quelli della biblioteca per attività socio culturali. Le numerose sollecitazione all'attenzione del sindaco e degli assessori competenti tuttavia non hanno mai ricevuto risposta. Questo silenzio ha fatto sì che, in questi anni, gli spazi sfitti non abbiano prodotto ne guadagno né socialità.
Altro tema su cui ci siamo battuti è quello relativo alla progettazione degli spazi di Caserma Montezemolo ma anche in questo caso gli incontri partecipati di progettazione che hanno portato a proporre un polo di sostenibilità, un luogo di connessione socioeconomico e culturale non ha avuto seguito e la nostra più grande paura è che si faccia il contrario di quello emerso dal documento presentato al comune.
Per quanto riguarda la famosa viabilità di via Pavese con annesse “panchine” che avuto risalto nazionale per “l'originalità” dell'intervento pensiamo che anche in questo caso un maggior dialogo con i residenti avrebbe evitato la figuraccia mediatica e si sarebbe trovata una soluzione per rallentare la velocità delle auto.
Ultime in ordine di tempo sono le richieste dei residenti che lamentano un degrado crescente in particolare in prossimità delle due scuole e del centro commerciale la cui cura non può dipendere solo dalla buona volontà dei commercianti della zona.
Come comitato di quartiere abbiamo dimostrato che con poche risorse si può fare tante, è solo questione di volontà, e appartenenza e conoscenza del quartiere...
L'augurio è che la prossima amministrazione sia realmente più vicina ai cittadini e ai luoghi in cui vivono, che si ponga l'obiettivo di creare comunità partendo dalla condivisione delle scelte e che abbia una visione di futuro su misura delle persone e delle loro esigenze.
San Paolo non vuole essere un quartiere dormitorio ma grazie alla sua comunità attiva e partecipativa può essere anche un luogo dove svolgere eventi, sia di svago che culturali che attualmente sono fatti esclusivamente nel centro della città.