Fa discutere lo studio di fattibilità commissionato dal Comune di Beinette per valutare la conversione della ferrovia Cuneo Mondovì in una pista ciclabile. Il gruppo Cuneo per i Beni Comuni ha depositato un ordine del giorno che, se approvato, tirerebbe per la giacca Federico Borgna, sindaco del capoluogo, chiamato a esprimere la propria contrarietà al progetto, “dal momento che tale proposta comprometterebbe la riattivazione di tale collegamento”, e a ribadire la volontà di veder riattivata la linea ferroviaria al traffico passeggeri e, ove possibile, al traffico merci. Dalla minoranza di sinistra si chiede anche l’attivazione di un tavolo intercomunale con tutti i comuni interessati dalla tratta ferroviaria al fine di vagliare soluzioni da proporre alla Regione per una prossima riattivazione della linea. Il documento verrà discusso e votato nel prossimo Consiglio comunale.

 

"Se tale conversione dovesse divenire realtà - spiega il consigliere di minoranza Ugo Sturlese -, questa azione segnerebbe nei fatti la fine per ogni possibile riattivazione della ferrovia Cuneo Mondovì, un collegamento storico costruito alla fine dell’Ottocento che rappresenta non solo un legame infrastrutturale tra due delle città più importanti della provincia ma anche un possibile rilancio dei trasporti sostenibili e verdi nella nostra realtà territoriale, riducendo le emissioni tramite un trasporto su ferro e migliorando la sicurezza stradale della provinciale 564”.

 

Nel dicembre 2018 il consiglio comunale di Mondovì approvò una mozione a favore della riattivazione della linea ferroviaria Cuneo-Mondovì e a Gennaio 2019 il consiglio comunale del capoluogo ne approvò una similare, volta al recupero della linea per il traffico merci. L’argomento tornerà d’attualità nella prossima assemblea cittadina, in programma a fine mese, l’ultima prima della pausa estiva.