Continuano i confronti tra Amministrazione Comunale e Confcommercio Cuneo per cercare di gestire la “movida” assicurando una civile convivenza tra cittadini ed esercizi commerciali. L’ultimo incontro si è tenuto nelle scorse settimane nella sede della Confcommercio Cuneo, presenti l’Assessore alle Attività Produttive Luca Serale, Luca Chiapella e Marco Manfrinato, presidente e direttore di Confcommercio Cuneo, Giorgio Chiesa, presidente di WeCuneo e Giacomo Matteoni, avvocato bolognese esperto in materia e già consulente di Confcommercio Bologna.
“Siamo alla conclusione di una stagione estiva complicata per via della pandemia che ci ha investiti e, benché l’emergenza sia ancora in corso, è opportuno continuare a ragionare sul futuro anche se verosimilmente ancora per il 2021 dovremo convivere con questa situazione e continuare quindi ad adottare misure precauzionali straordinarie - commenta l’Assessore Luca Serale -. L’obiettivo di questi incontri è arrivare a condividere un Patto cittadino che contempli e riesca a far coabitare serenamente il diritto a lavorare delle attività commerciali e quello di riposare dei residenti. Un lavoro di forte concertazione che parte da lontano e che si prefigge di restituire alla città una stagione di convivenza improntata sul buonsenso”.
Durante l’incontro si è stabilito di procedere, entro la prossima primavera, con la stesura di una bozza di Patto che, oltre a dover essere condivisa con la Consulta dei Quartieri, dovrà tenere conto anche di quelle che potranno essere le trasformazioni urbanistico-tattiche che verranno messe in atto per la gestione dell’emergenza. Siglato l’accordo, sarà istituito un tavolo di lavoro a regia comunale che avrà il compito di monitorare periodicamente la situazione, verificare il rispetto dei reciproci accordi sia in città che nelle frazioni e affrontare i problemi che eventualmente potrebbero verificarsi.
“Da sempre - afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo - l’Ascom lavora per migliorare la convivenza tra le attività commerciali, turistiche e di servizi e il cittadino che è anche cliente e consumatore; con questa iniziativa intendiamo proporre modelli di sviluppo sostenibile contemperando la libertà di fare impresa con il rispetto dei diritti del residente. E’ un percorso già avviato da tempo con l’allora redazione di un Codice di autoregolamentazione dei pubblici esercizi della città – Rispettami – promozione dei rapporti di buon vicinato, che evolve e si allarga oggi anche ad altre tipologie di attività”.
“Si tratta – conclude Giorgio Chiesa, presidente di WeCuneo - di un momento delicato per le attività commerciali, di servizi, per i pubblici esercizi e ristorazione, già provati dal lungo lockdown e dalla lenta ripartenza; vogliamo dialogare con i residenti e non essere elemento di disturbo del loro riposo, ponendo in essere tutte le azioni necessarie, al contrario, ci vogliamo dissociare da chi organizza momenti di incontro senza considerare chi in quelle vie abita”.