CUNEO - Cuneo, gli Indipendenti vogliono “stanare” i centristi: “Diteci se state con Manassero o con Cirio”

Un ordine del giorno sulla sanità punta a mettere con le spalle al muro il gruppo di maggioranza, che sostiene il centrodestra alle regionali

Andrea Cascioli 13/05/2024 17:45

Nel film culto Arrapaho, il celebre gruppo rock demenziale degli Squallor se la cavava con una battuta delle loro: “Dimmi, Capo di Bomba, a chi vuoi più bene, a papà o a mammà?”. Risposta: “A Pippo Baudo!”.
 
Qui però la faccenda è più seria, perché c’è da scegliere tra Cirio e Manassero. E siccome a rispondere dev’essere proprio la maggioranza che sostiene la sindaca di Cuneo, in particolare il gruppo centrista, anche la risposta dovrà essere seria. Chi cerca di “stanare” il centro-centrosinistra è il gruppo Indipendenti, con un ordine del giorno “contro la politica sanitaria del presidente Cirio”. Tema su cui il Pd dovrebbe andare a nozze, tant’è che proprio stamattina l’avversaria dell’attuale presidente, Gianna Pentenero, ha convocato davanti al Santa Croce i suoi alfieri cuneesi, sindaca e deputata Chiara Gribaudo comprese.
 
Dalla parlamentare sono arrivati affondi anche sulla questione del partenariato per il nuovo ospedale: “C’erano i soldi pubblici, ma è avvenuto qualcosa di molto grave: la giunta ha fatto il gioco delle tre carte, costruendo con ritardo un progetto legato anche a fondi privati”. Musica per le orecchie di Boselli e sodali, che per la verità il nuovo ospedale a Confreria non lo vorrebbero proprio, ma soprattutto non vogliono vederlo costruito con la formula del PPP. La soluzione, si legge nell’odg presentato per il prossimo Consiglio comunale, “comporterà un aggravio di spesa di molte decine di milioni di euro rispetto alla possibilità di finanziare l’opera con fondi pubblici - laddove si riuscisse a realizzarla, essendo per il momento alla mera fase progettuale”.
 
Ai colleghi di maggioranza si chiede perciò di manifestare col loro voto “contrarietà alla politica sanitaria del presidente Cirio, che ha espresso in questi 5 anni indirizzi di programmazione e pianificazione sanitaria inadeguati e non più rispondenti alle nuove esigenze dei territori”. Scontato, come si diceva, che il Pd ci stia. Altrettanto scontato che Centro per Cuneo - dove pure si erano agitate perplessità sul partenariato - prenda le distanze. Quattro dei sette consiglieri in aula (il capogruppo Vincenzo Pellegrino, Monica Pellegrino, Ettore Grosso e Maria Laura Risso, che è pure candidata alle regionali) fanno parte di Azione, altre due (Flavia Barbano e Serena Garelli) hanno presenziato agli eventi elettorali della lista, e poi c’è l’eccezione rappresentata dal confreriese Silvano Enrici - peraltro impegnato su un altro nodo nella progettazione dell’ospedale unico, quello della viabilità.
 
Più del voto in sé, potrebbe essere interessante ascoltare le ragioni che gli uni e gli altri esporranno nel dibattito. La domanda è secca: “Vuoi più bene a Manassero o a Cirio?”.

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