CUNEO - Cuneo, gli studenti in piazza per chiedere un futuro migliore: "Intorno a noi un mondo di precarietà"

Stamane la manifestazione con partenza da piazza Europa. Una cinquantina i partecipanti: "I numeri sono relativi, ogni persona è importante"

Samuele Mattio 19/11/2021 11:16

 
“Siamo il futuro, ma senza futuro”. Recitava così uno striscione esposto stamattina, venerdì 19 novembre, dagli studenti mobilitati per chiedere una riforma della scuola. La manifestazione, partita da piazza Europa e giunta fin sotto il Municipio con un corteo che ha attraversato l’asse centrale della città, è stata organizzata dall’Unione degli Studenti del Piemonte.
 
“Oggi siamo in sciopero nazionale in tutto il Paese perché chiediamo più voce per gli studenti - Spiega la torinese Matilda Laporte, una delle leader della protesta -. La nostra intenzione è quella di cambiare la scuola dal basso dopo due anni di crisi pandemica in cui gli studenti sono stati lasciati soli e ignorati: in questo periodo i problemi strutturali della scuola che già esistevano sono venuti a galla ancora più forti. Le rivendicazioni che portiamo in piazza sono tante: dai trasporti all’edilizia, ma chiediamo anche più fondi per l'istruzione, oltre a un maggior benessere psicologico e l’inserimento dell’educazione sessuale nei programmi didattici”.
 
“Vogliamo che le scuole diventino luoghi inclusivi, i dati ci dicono che ci sono troppe discriminazioni - prosegue la giovane studentessa -. Chiediamo di essere ascoltati perché siamo il futuro, ma senza futuro: intorno a noi vediamo un mondo di precarietà”
 
La giovane ha anche commentato la partecipazione all’iniziativa. Alla partenza del corteo c’erano una cinquantina di persone, numeri decisamente inferiori rispetto alle ultime manifestazioni che hanno coinvolto le scuole. Un dato che però non ha scoraggiato gli organizzatori: "Il fatto che gli studenti abbiano deciso di far sentire la loro voce è un buon segnale - ha concluso Laporte -. Ogni singola persona che è scesa in piazza mobilitandosi è importante, significa che sente la necessità di un cambiamento. I numeri sono relativi, il nostro obiettivo è costruire un percorso”. 
 

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