Cuneo ha un problema con piazza Boves. Tanti gli episodi di criminalità segnalati negli ultimi mesi, crescente il degrado della zona nelle ore notturne, sempre più pressanti le proteste di chi ci vive e chi ci lavora, costretto a convivere con schiamazzi notturni e frequenti risse e aggressioni. La situazione, però, non accenna a migliorare. L’ultimo episodio, decisamente allarmante, nella serata di venerdì scorso, 2 febbraio, quando un trentanovenne cuneese è stato derubato del suo cellulare e poche ore dopo, tornato sul posto, è stato costretto a pagare 100 euro per riaverlo indietro.
Il tema è finito a più riprese al centro del dibattito in Consiglio comunale - a dicembre il provvedimento più recente, con la pubblicazione di
un’ordinanza “anti alcool” - ma finora l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine non sembra aver portato sensibili miglioramenti.
Un disagio, quello di chi vive la zona di piazza Boves, “raccontato” in una lettera che da alcune settimane è affissa su un muro del parcheggio sotterraneo, una sorta di epicentro dello spaccio nel centro storico nelle ore notturne. La missiva, firmata dal geometra Franco Dalmasso, amministratore del complesso condominiale di piazza Boves, via Peveragno, via Savigliano e via Alba, è indirizzata alla Sindaca, al Prefetto, al Questore e al Comando dei Carabinieri. Nel testo si segnala “il grave disagio arrecato ai condomini e ai cittadini che frequentano i parcheggi, causato dalla presenza di numerose persone nullafacenti che bivaccano per l’intera giornata, soprattutto nelle ore serali e notturne, assumendo sovente atteggiamenti molesti e minacciosi nei confronti di coloro che accedono ai locali posti nei piani interrati”.
Persone che - prosegue la lettera - “sono quasi sempre in uno stato di sovreccitazione, forse dovuto al consumo di alcolici (visto il numero di bottiglie abbandonate) o peggio ancora di altre sostanze (tento conto del continuo spaccio che avviene quotidianamente in detti locali)”.
L’amministratore, che spiega di aver presentato numerose denunce per atti vandalici, chiede che vengano presi provvedimenti “prima che succeda qualcosa di irreparabile”. La situazione - si legge nella lettera - “si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi, com’è facilmente rilevabile dalle riprese fornite dalle telecamere posizionate nel complesso”.
Piazza Boves, insomma, resta un problema irrisolto. Ed è probabile, dopo gli ultimi episodi, che il tema tornerà sui banchi del Consiglio comunale nelle prossime sedute.