Un flash mob in piazza Galimberti per ‘empatizzare’ con i profughi che stanno percorrendo la rotta dei Balcani e attirare l'attenzione dell'opinione pubblica.
Alla manifestazione, svoltasi stamane mercoledì 3 marzo dalle 10.30, hanno partecipato due classi del ‘Grandis’ che hanno puntato i fari sul campo profughi di Lipa, nell'estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina, diventato nelle ultime settimane il simbolo dei nuovi disperati: milioni di migranti asiatici e mediorientali intenzionati a raggiungere l’Europa attraverso la rotta balcanica in cerca di una vita migliore. Distrutto da un incendio alla vigilia di Natale, con quasi mille profughi rimasti a lungo senza un riparo, ha stimolato l’attenzione degli insegnanti e degli studenti dell’istituto di corso IV Novembre.
I ragazzi, coordinati dalle professoresse, hanno sfilato con una coperta colorata sulle spalle, camminando in fila indiana intorno alla piazza sulle note del brano di Mannarino ‘Apriti cielo’. Gli studenti hanno anche esibito uno striscione per attirare l’attenzione sul campo e mostrato cartelli contro l’indifferenza e di stimolo a fare una donazione alla Croce Rossa. Tra le scritte esposte anche alcune frasi del libro di Primo Levi “Se questo è un uomo”.