Nella città di Cuneo c’è un giardino intitolato all’attore Duilio Del Prete, anche se la gran parte dei suoi concittadini non hanno idea di dove si trovi. Si tratta di un’area verde di circa 2300 mq che sorge sul viale Angeli, all’imbocco con via Tetto Cavallo: chiamarlo “giardino”, per la verità, appare davvero pretenzioso, giacché da gran tempo quello spazio abbandonato all’incuria attende una risistemazione.
Dopo che già
un nostro lettore aveva sollecitato nel giorni scorsi l’intervento del Comune, la questione è stata portata - di nuovo - all’attenzione del Consiglio comunale da un’interpellanza di
Nello Fierro (Cuneo per i Beni Comuni):
“Nel settembre 2014 avevo già interpellato l’amministrazione per chiedere a che punto fosse la ridefinizione dell’area dal punto di vista urbanistico: dopo sei anni questa ridefinizione è ancora da farsi. Alcuni mi hanno fatto notare che è sparita anche la targa d’intitolazione”.
“Il giardino Del Prete è una ferita aperta” ammette dai banchi della maggioranza il capogruppo del Pd
Carmelo Noto, che aggiunge:
“Anch’io ho presentato anni fa un’interpellanza e la situazione è ancora la stessa, speriamo si risolva a breve”.
L’assessore all’Urbanistica Luca Serale non si nasconde dietro a un dito: “Non cercherò giustificazioni: il tema è stato trattato più volte soprattutto nel mandato precedente. La variante 23 al piano regolatore poneva vincoli ben precisi all’intervento sulla zona dell’ex Pajo Veio: oltre al rifacimento del muro su via Tetto Cavallo era prevista come extraonere la riqualificazione dell’area”. A maggio scorso, però, è stata presentata un’istanza che ha bloccato i lavori: “Cercheremo altri modi per velocizzare l’intervento” conclude Serale. Deluso il proponente dell’interpellanza, che osserva: “Si è sempre detto che la variante strutturale al Prg non poteva essere fatta nel breve tempo, se però vincoliamo a questo la realizzazione del giardino è come dire che dovremo riparlarne tra dieci anni”.
Popolare interprete del teatro di prosa e del cinema soprattutto nel decennio Settanta (ai più è noto per aver prestato il volto al barista Necchi nel primo film di Amici miei, ma lo si ricorda in vari altri ruoli dalla commedia all’italiana al poliziottesco fino al cinema d’autore), Del Prete fu anche cantautore e doppiatore. La città attenderà ancora a lungo di saldare il suo “debito d’onore” con uno dei propri figli più celebri?