La scorsa primavera sembrava cosa fatta. Dopo aver completato il passaggio della gestione unica e pubblica del servizio idrico provinciale, l’assessore al Personale e all'Acqua Pubblica del Comune di Cuneo Guido Lerda avrebbe dovuto lasciare la poltrona al collega di lista Marco Vernetti con tanto di rimescolamento di deleghe, ma a pochi giorni dall’ufficialità non se ne fece nulla.
Secondo la versione ufficiale, diffusa in un comunicato di Cuneo Solidale e Democratica nella primavera scorsa, Lerda ha dovuto rimanere al suo posto “per portare a termine una ‘battaglia’ che si sta protraendo da molti anni, relativamente alla salvaguardia dell'acqua pubblica”.
La partita della gestione dell’acqua in provincia si è protratta ai supplementari a causa del ricorso presentato da alcuni comuni e società private che contestano l’affidamento al gestore unico Cogesi.
“Quello dell’acqua è un punto programmatico di questa amministrazione e colonna portante della nostra lista - scrisse nello scorso maggio la lista nata dall’unione di Cuneo Solidale e Democratici per Cuneo -, tanto da farne addirittura un assessorato a sé stante. In tale ambito, stiamo oggi vivendo le battute conclusive che, come preventivabile, sono anche le più insidiose e complicate”.
In parole povere finché la questione della gestione dell’acqua in provincia non sarà conclusa Vernetti non entrerà in Giunta. Una notizia: il Tribunale delle Acque ha rinviato da ieri (mercoledì 23) a metà dicembre la sentenza sul ricorso. Da aprile l’udienza del TSA era stata rimandata a settembre e ora alle soglie dell’inverno.
Una vera e propria beffa per il dipendente della Regione Piemonte che dopo l’esperienza maturata come consigliere comunale vorrebbe passare tra i banchi della Giunta, ma dalle parti di palazzo Civico il ‘rimpastino’ non sembra più essere all’ordine del giorno. I più maligni sostengono che non se ne farà nulla.
Secondo alcuni, a patto che la sentenza sia favorevole a Cogesi (con tutte le conseguenze del caso se così non fosse n.d.r.), i tempi per arrivare al completamento dell’iter di gestione unica dell’Ambito rischiano di essere a ridosso della scadenza del mandato del Sindaco (2022), per prassi un periodo nel quale i cambi nell’amministrazione non sono una priorità.
Dalle parole spese nei mesi scorsi difficilmente Lerda, a prescindere da quanto possa incidere questa fase ‘giudiziaria’, verrà congedato a partita ancora in corso, ma quando si parla di politica non sono da escludere improvvisi cambi di scenario.