“Black Friday” di nome e di fatto per i lavoratori di Zara. Stamane, venerdì 25 novembre, i dipendenti del marchio di abbigliamento hanno manifestato davanti al punto vendita di via Roma, a Cuneo, contro la volontà dell’azienda di abbassare i premi corrisposti ai commessi. Una trentina i partecipanti all’iniziativa, che oltre al presidio di due ore, ha previsto l’intera giornata di sciopero. “Un giorno non scelto a caso, oggi c’è molta affluenza e vogliamo creare disagio”, spiegano i manifestanti.
La griffe fondata da Amancio Ortega, che fa parte del Gruppo ITX Italia - il quale comprende anche i marchi Zara Home, Stradivarius, Pull&Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti - ha deciso di riformulare l’elargizione dei premi, calcolati non più in base alle vendite effettuate, ma con un premio variabile che ne riduce il valore.
Andrea Causi, RSA della FilCams Cgil, spiega: “L’azienda si è resa indisponibile a concederci la firma del contratto integrativo, che è scaduto, e ci ha negato i bonus per fronteggiare il caro vita”. “Il gruppo chiuderà il 2022 con il più 41% di profitto rispetto all’anno scorso, ma a noi ha assegnato un bonus ridicolo di 500 euro decrescente - conclude -. È inaccettabile, aziende più piccole hanno dato un bonus di mille euro per ogni dipendente”.