CUNEO - "Cuneo Illuminata? Una manifestazione che è quanto di meno sostenibile esista e fuori luogo"

Ci scrive Patrizia Rossi di Pro Natura Cuneo: "L' ottimo progetto URBACT diventa sospetto di green washing"

Redazione 25/04/2022 10:39

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Genitle Direttore,
fin dalla prima riunione nell'autunno scorso, quando mi è stato chiesto dal Presidente Prof. Domenico Sanino di rappresentare nel progetto URBACT l'Associazione Pro Natura, del cui direttivo faccio parte, ho aderito con entusiasmo: mi pareva un ottimo progetto, sostenuto con convinzione dall'Assessora di riferimento, Cristina Clerico, e gestito con competenza e professionalità dallo staff di progetto. Anche i rappresentanti delle altre organizzazioni partner, per lo più giovani, mi parevano volenterosi, seri e motivati.
Molto in sintesi, entrando a far parte di una rete di città sostenibili italiane ed europee, si trattava di impegnarsi a rispettare principi di sostenibilità negli eventi promossi dal terzo settore cittadino: associazioni culturali, ambientaliste e sportive.
Molto bene, anche se fin dall'inizio avevo (con altri) fatto notare che nel progetto erano stati coinvolti soprattutto soggetti già potenzialmente sensibilizzati e comunque di nicchia, essendo piccole associazioni proponenti attività per natura poco impattanti se non già di per sé sostenibili.
Sarebbe stato più opportuno coinvolgere soprattutto quei soggetti, magari poco sensibilizzati, che gestiscono i mega eventi molto più impattanti. Ad esempio, proprio in quei giorni si stava programmando l'Illuminatale. All'epoca mi era stato risposto che ci voleva tempo, che bisognava procedere gradualmente, che in futuro se ne sarebbe tenuto conto, che la Giunta avrebbe fatto propri i principi di URBACT, che avrebbe finanziato solo eventi sostenibili in linea con gli stessi. Abbiamo dunque digerito l'Illuminatale (d'altronde le luminarie a Natale ci sono sempre state, niente di nuovo), confidando che questo ci avrebbe risparmiato finalmente la versione estiva.
Nel frattempo il progetto URBACT proseguiva, con parecchio impegno e varie mezze giornate di lavoro da parte dei volontari coinvolti, fino al concepimento del "Manifesto"(ottimo lavoro!) che i partner si sarebbero impegnati a sottoscrivere. A questo punto due brutte sorprese: tra i sottoscrittori che si impegnano a rispettare i principi di sostenibilità ci sono tutti i partner che ne hanno contribuito al concepimento, ma non c'è ombra dell'Amministrazione Comunale che il progetto l'ha promosso. Impegno a senso unico, tipo "armiamoci e partite?". Ma la botta più grossa è stato apprendere che per la quinta volta (dal 2015 con l'interruzione dei due anni di pandemia, per altro non ancora finita) verrà riproposta anche l'Illuminata estiva! L'Amministrazione Comunale, tipo Giano Bifronte, da un lato aderisce a Milluminodimeno e al progetto URBACT, dall'altra ripropone una manifestazione che è quanto di meno sostenibile esista, e tanto più fuori luogo nel momento attuale, in cui si chiedono ai cittadini sacrifici per ridurre il consumo energetico per contrastare il riscaldamento globale, e ancor più oggi per la penuria di risorse energetiche dovuta al dramma della guerra in Ucraina, e per di più d'estate, quando si introduce l'ora legale per risparmiare energia! E tutte le numerose altre motivazioni esposte nella lettera inviata dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste il 6 aprile scorso, a tutt'oggi rimasta senza risposta. Spiace dirlo, ma in un contesto simile il pur ottimo progetto URBACT diventa sospetto di green washing, o quantomeno di incoerenza e di presa in giro per le persone che tanto si sono impegnate e si stanno impegnando nel portarlo avanti.
 
Quindi, a malincuore, ma per coerenza e onestà morale, mi sono vista costretta ad abbandonare il progetto e il gruppo di lavoro, con il totale sostegno dell'associazione che vi rappresentavo, e con la rassicurazione agli altri membri del gruppo che Pro Natura continuerà a collaborare ai loro progetti sostenibili.
 
Patrizia Rossi

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