CUNEO - Cuneo, la ciclabile della discordia taglia in due il parco dei bambini: “Sfrecciano bici e monopattini”

La consigliera Toselli (CBC) ha sollevato il tema dei giardini di corso Galileo Ferraris. L’assessore Pellegrino: “Spostando la pista avremmo perso 30 parcheggi”

Redazione 02/08/2024 12:40

Quella pista ciclabile non s’ha da fare, o meglio: non in quel modo. A sostenerlo è Luciana Toselli di Cuneo per i Beni Comuni, che nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha sollevato il tema dei giardini di piazza Secondo Reggimento Alpini, di fronte alla scuola elementare “Einaudi” su corso Galileo Ferraris.
 
“In questo parco è comparso un attraversamento ciclabile e questo ha sconvolto un po’ tutti” spiega la consigliera, precisando che la sua interpellanza è nata “da lamentele di persone che erano abituate a frequentare questo giardino e che da un momento all’altro si sono trovati una trasformazione inaspettata”. L’area verde ha una zona recintata per i giochi, ma ci sono anche ragazzi che giocano a pallone: “I bambini ogni tanto uscivano dalla recinzione, adesso sfrecciano le biciclette e i monopattini. Tutti si sono chiesti che bisogno ci fosse di far attraversare dalla ciclabile un parco vivo”. C’è anche un altro dubbio espresso dalla ex candidata sindaco della coalizione di sinistra civica. Riguarda i materiali utilizzati nell’area giochi: “La superficie della zona giochi bimbi è pavimentata con un materiale definito pietrischetto, non conforme alla normativa sulla sicurezza dei pavimenti anti trauma. La normativa prevede mattonelle in gomma o tappeti anti urto in tutti i luoghi pubblici destinati ai bambini”.
 
“È sotto gli occhi di tutti soprattutto la velocità dei monopattini, che sono silenziosi e infidi. Ritorniamo al parco unico e facciamo passare la ciclabile ai margini” chiede a sua volta Paolo Armellini (Indipendenti), concedendosi una battuta: “Queste ultime amministrazioni, compresa la vostra, sono dotate purtroppo di Abs: non è l’impianto frenante delle auto, ma l’assenza di buonsenso. Purtroppo state agendo in continuità con l’insensata arlecchinata di segnaletica orizzontale del San Paolo, che era stata anche oggetto di immagini satiriche e di un reportage di Striscia la notizia”. “Quel parco non si può più chiamare parco giochi, è una pista ciclabile e un rifugio” conferma Franco Civallero di Forza Italia, evidenziando come “i monopattini passano dove vogliono, in quella zona i bambini sono a rischio”.
 
Sulla questione delle superfici risponde l’assessore al Verde pubblico Gianfranco Demichelis, fugando i dubbi: “Il ghiaino di quell’area giochi è certificato e corrispondente alla normativa, prodotto da ditte specializzate”. Nel prossimo futuro, aggiunge, una parte dei giochi presenti verrà riqualificata: “Iniziano a emergere alcune criticità: come già stiamo facendo terremo presente la sostituzione con giochi inclusivi, utilizzabili anche da bambini con difficoltà fisiche”.
 
L’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino difende invece la scelta della pista ciclabile: “È un progetto molto importante, lì abbiamo una concentrazione di attività scolastiche e parascolastiche: le elementari di corso Galileo Ferraris, la media e l’asilo Galimberti su via Sobrero e il padiglione dello sport su via Bongiovanni. Non c’era nessun collegamento ciclabile che unisse questi punti, frequentati da molti ragazzi”. Il passaggio interno al parco, utilizzando uno spazio - in precedenza chiuso - tra l’università della terza età, la scuola media e l’asilo “Galimberti”, è stato realizzato “in sicurezza”, aggiunge Pellegrino: “Abbiamo sistemato via Sobrero e soprattutto l’incrocio con via Bongiovanni. Lo scopo era costringere le auto a rallentare in corrispondenza di un incrocio e di un attraversamento”. Si sarebbe potuto far passare la ciclabile su via Bongiovanni, come chiesto dall’opposizione? Sì, ma “perdendo 30-35 parcheggi in un’area molto satura: perciò si è deciso di farla passare, in sicurezza, all’interno del parco”. L’intervento, sottolinea l’assessore, è frutto di “una progettazione partecipata col comitato di quartiere, sentito più volte nell’iter progettuale”.
 
“Sulla ciclabile continuo a essere molto perplessa, ho notato che viene utilizzata da chi vuole accorciare il percorso come runner e monopattini, ma non dai bambini” ribatte Toselli, lamentando il fatto che “questa ciclabile finisce nel nulla”. “Bastava spostare i parcheggi a pettine dall’altra parte della strada - spiega - e utilizzare quel marciapiede, come è stato fatto in via Bongiovanni. L’altro problema è che era un parco giochi per ragazzini, adesso non lo è più: diventa purtroppo un ricettacolo di persone che non sanno dove andare a dormire. Di zone verdi lì non ce ne sono, i bambini si trovano defraudati di questo spazio”.

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