In provincia di Cuneo più di un’impresa su quattro è artigiana: in base ai dati del Registro imprese della Camera di commercio, al 31 marzo 2019 sono 17.412 le imprese artigiane e costituiscono il 25,83% del tessuto imprenditoriale locale, ma ciò non basta per far trapelare ottimismo. Nel periodo gennaio-marzo 2019 sono nate, in provincia di Cuneo, 455 imprese artigiane, a fronte delle 441 dello stesso periodo nel 2018. Considerate le cessazioni che si attestano a 664 (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è negativo per 209 unità.
In un trimestre che abitualmente registra un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di commercio, il tessuto artigiano della provincia di Cuneo ha manifestato un andamento peggiore rispetto al sistema imprenditoriale provinciale complessivamente considerato. Nel solco del basso sviluppo numerico del totale imprese (il tasso di crescita 2019 è -1,03%), anche le aziende artigiane registrano un tasso di crescita negativo (-1,19%). Il risultato del comparto artigiano cuneese è stato più penalizzante rispetto all’omologo dato regionale (-0,88%) e nazionale (-0,80%).
Anche l’analisi dei dati per settore mette in luce risultati poco confortanti. Tra quelli numericamente più consistenti, si osservano performance negative per le attività edili (-1,68%), l’industria in senso stretto (-1,54%) e gli altri servizi (-0,02%). Arretra anche il commercio (-1,37%), che rappresenta poco più del 6% delle imprese artigiane registrate, e il turismo (-0,58%). Solo l’agricoltura, con una bassa incidenza dimensionale che corrisponde all’1,45% del totale, registra un segnale positivo lieve (+0,40%).