“Ambulanze e mezzi dei Vigili del Fuoco bloccati tra le due file di auto parcheggiate, specchietti rotti, piante in crescita libera, marciapiedi sterrati e usati come area cani, illuminazione scarsa, asfalto a gruviera con interventi continui di operai che aprono e chiudono l’asfalto con rattoppi indegni, segnaletica orizzontale per attraversamento pedonale ormai invisibile, residenti ostaggio di garage e cortili bloccati da parcheggi selvaggi”. Queste sono solo alcune delle situazioni di disagio che denunciano residenti e persone che lavorano in uffici o attività commerciali presenti in via Luigi Gallo a Cuneo.
Una via centralissima che fa parte dell’area di Cuneo Centro, che secondo chi la vive è oggi "dimenticata e abbandonata a se stessa". Un’elegante strada parallela a viale degli Angeli con le sue belle case liberty e dei primi del ‘900, che parte dal Rondò dei Talenti, a fianco della scultura del "Terzo Paradiso" dell’artista Michelangelo Pistoletto, e prosegue fino a corso Dante: "Chi passa da questa strada può vedere con i propri occhi quanto sia abbandonata all’incuria e al degrado", dicono i residenti. Altre testate locali hanno ospitato denunce e proteste dei residenti che sono arrivate anche al nostro giornale.
Un problema serio che comporta mancanza di sicurezza e che "viene sollevato da anni all’amministrazione comunale al di là dei Comitati di quartiere che non se ne sono mai fatto carico". Molte persone sono cadute, a piedi o in bicicletta, a causa del manto stradale e dei marciapiedi, molte auto parcheggiate sono state danneggiate nel passaggio troppo stretto che non consente a corrieri e mezzi pesanti di passare. I residenti segnalano di aver chiesto più volte di consentire il posteggio da un solo lato della carreggiata, come per la parallela via Toselli, dando così maggiore ariosità alla strada. Si perde il numero dei mezzi di soccorso, ambulanze e Vigili del Fuoco, incastrati tra le auto in sosta e riusciti solo dopo molto tempo, e con manovre fantozziane, a raggiungere la fine della strada. Insomma, chi si addentra in via Luigi Gallo passa dal Terzo paradiso del maestro Pistoletto, al purgatorio tra buche, marciapiedi sterrati, parcheggi e vegetazione selvaggia.