“Ci abbiamo provato, ma è andata male”. Si può sintetizzare così la risposta dell’assessore alla Rignerazione Urbana, Mauro Mantelli, all’interrogazione presentata dal gruppo del Movimento Cinque Stelle sul mancato ottenimento - da parte del Comune di Cuneo - dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno per interventi di messa in sicurezza e dissesto idrogeologico.
Palazzo Civico - ha spiegato ieri sera l’assessore in Consiglio Comunale - aveva richiesto fondi per completare il progetto della nuova biblioteca di Santa Croce. Il restyling dell’edificio che un tempo ospitava l’ospedale di Cuneo - 4.500 metri quadri di superficie su 5 piani (due sotterranei) - ha un costo totale di oltre 10 milioni di euro, di cui 5,4 coperti dal lascito del dentista Giulio Ferrero. Per completare l’opera mancano ancora parecchi milioni, che il Comune sta cercando di reperire.
“Sapevamo che quel finanziamento stabiliva dei fondi per ristrutturazioni generiche (su ponti, viadotti ed edifici, con precedenza per le scuole - n.d.r.) indirizzate più all’aspetto di tutela del suolo e che non prevedeva la cultura - ha detto Mantelli -. Però nell’ipotesi in cui non fossero stati erogati tutti i fondi questi sarebbero scivolati verso altre opere pubbliche, abbiamo fatto un tentativo sperando in un'interpretazione lasca”.
Una spiegazione che non ha convinto i pentastellati: “Credevo che questo bando fosse abbastanza chiaro: opere per la prevenzione del dissesto idrogeologico per ponti e viadotti - ha replicato la capogruppo dei Cinque Stelle Silvia Cina -. Tante volte abbiamo parlato di necessità di lavori su queste infrastrutture, trovo singolare che siano stati dirottati su una biblioteca”.
Osservazione quest’ultima, parzialmente condivisa anche dall’assessore: “È vero che ci sarebbero stati altri interventi più aderenti al bando, ma in quel momento avevamo quel progetto pronto - ha detto Mantelli - . Per partecipare con più efficacia ai bandi servirebbe un ufficio tecnico più forte che ci consenta di avere una banca progetti da tirare fuori al momento opportuno”.
Da parte delle minoranze critiche anche per un’errata presentazione dei documenti che avrebbe comunque pregiudicato l’assegnazione dei finanziamenti. Ancora Cina ha affermato: “A ottenere i fondi ci sono riusciti comuni più piccoli e non il capoluogo, c’è da indignarsi”. "Se il bando non è stato aggiudicato perché mancavano dei documenti non ci sono giustificazioni”, ha attaccato Beppe Lauria dai banchi della destra: “Mi dispiace che il Comune abbia perso quest’occasione, in altre situazioni era stato più efficiente nel reperire finanziamenti di questo tipo”.