Circa 200 persone hanno partecipato oggi pomeriggio, sabato 31 luglio, alla manifestazione contro il Green Pass organizzata in piazza Galimberti a Cuneo dal comitato spontaneo 'Lybertè', che vede tra gli organizzatori il consigliere comunale di Cuneo
Beppe Lauria e il responsabile provinciale di ItalExit con Paragone
Alessandro Balocco. L’obbligo di esibire il QR code che dal prossimo 6 agosto accerterà, per chi non è guarito al Covid negli ultimi sei mesi, l'avvenuta somministrazione del vaccino per entrare in ristoranti, cinema, stadi e diversi altri luoghi. I temi sono stati gli stessi della
protesta andata in scena mercoledì scorso in piazzetta Audiffredi, dalla contrarietá alle vaccinazioni sui bambini ai possibili effetti collaterali del vaccino.
"In questa piazza ci sono gli italiani che non vogliono ulteriori limitazioni della libertà, indipendentemente dalla questione vaccinale. Sempre più persone subiscono ricatti velati dai propri datori di lavoro: non tollereremo ulteriori discriminazioni - ha detto Balocco - Con la scusa della pandemia si stanno ulteriormente limitando i diritti dei lavoratori che sulla base di un vaccino non obbligatorio si vedono costretti a scegliere tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Gravissima è anche la situazione per il diritto all’istruzione. Il Green Pass è un mostro giuridico di discriminazione e non deve passare".
Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento di Lauria che ha attaccato duramente il Governo e ha chiesto rispetto per le persone che sono scese in piazza a manifestare.
Nel corso della manifestazione è stato ricordato il dottor Giuseppe De Donno, ex primario di Pneumologia dell’ospedale “Carlo Poma” di Mantova, padre delle cure per il Covid con il plasma iperimmune, ritrovato senza vita nella sua abitazione lo scorso mercoledì.