CUNEO - 'Cuneo per i Beni Comuni' chiederà a Borgna di revocare l'ordinanza 'anti-accattonaggio'

L'ordine del giorno verrà presentato nella prossima seduta del Consiglio comunale: 'Provvedimento non giustificato'

r.c. 22/08/2018 12:31

Un ordine del giorno per richiedere la revoca dell'ordinanza “anti-accattonaggio” firmata dal sindaco Federico Borgna lo scorso 8 agosto. A presentarlo nella prossima seduta del Consiglio comunale saranno i consiglieri del gruppo Cuneo per i Beni Comuni, Ugo Sturlese, Aniello Fierro e Luciana Toselli
 
Si legge nel testo dell'ordine del giorno: “Il 29 Maggio il Consiglio aveva respinto a larga maggioranza un ordine del giorno del Consigliere Garnero (FdI), che “impegnava il Sindaco ad emettere quanto prima un’ordinanza anti accattonaggio. A sostegno di tale pronunciamento venivano portate argomentazioni inconfutabili, in quanto l'articolo 670 del Codice Penale, che puniva la “Mendicità”, è stato abrogato dal nostro ordinamento”.
 
L'8 agosto, come detto, un'ordinanza “anti-accattonaggio” era però effettivamente stata emessa: “Dopo aver descritto impietosamente il contesto cittadino come una vera e propria Corte dei Miracoli, - si legge nella richiesta di revoca - popolata da masse di infelici che ostentano piaghe e deformità, utilizzando per di più bambini e cani macilenti, denunciava la possibile esistenza di forme organizzate di sfruttamento della mendicità senza peraltro fornire alcuna prova dell’esistenza di queste organizzazioni sul nostro territorio, ma in particolare faceva riferimento alla possibilità per i Sindaci di emettere Ordinanze nel caso l’accattonaggio assuma la forma delle molestie personali, esercitandosi con “modalità minacciose, ostinate ed insistenti o irritanti”. Non si sono però verificati in questi mesi fatti (o almeno non sono stati citati nell’Ordinanza) di tale entità da giustificare tale provvedimento”.
 
Per questi motivi, quindi, i consiglieri Sturlese, Fierro e Toselli chiederanno il ritiro dell'ordinanza nel prossimo Consiglio comunale: “Per quanto attiene ai problemi più generali relativi all’ordine pubblico e alla tutela di forme civili di convivenza, occorre privilegiare forme di collaborazione permanente, costruttiva e strutturata fra cittadini, Forze di Pubblica Sicurezza, Amministrazione Locale mediante interventi programmati (attivazione di iniziative culturali e ricreative di quartiere, accoglienza anche nel periodo estivo per il pernottamento dei senza tetto, interventi degli educatori di strada, orari ben delimitati nella somministrazione degli alcoolici in confezioni da asporto, rilascio corretto dei rifiuti solidi) o con valenza anche temporanea ogniqualvolta emergano situazioni critiche che richiedano per periodi limitati la presenza delle Forze dell’Ordine”.


 

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