Il Popolo della Famiglia di Cuneo disapprova la decisione della Giunta in merito al sostegno all’organizzazione del secondo Cuneo Pride, il corteo dell’orgoglio omosessuale previsto per sabato 10 giugno: “Che la Giunta abbia l’autorità per deliberare senza interpellare il Consiglio comunale è consentito dal regolamento - afferma Luca Calabrese, esponente del PdF di Cuneo - ma un minimo di senso democratico avrebbe dovuto indurre il Sindaco a sottoporre a confronto anche con le minoranze temi particolarmente sensibili”.
“È il caso della nuova edizione del gay pride - continua Calabrese - che non tutti i cittadini sono disposti ad accettare supinamente. Cuneo assisterà ad una nuova esibizione di omosessualismo e di blasfemia, in nome dell'inclusione e dell'autodeterminazione di moda. Il PdF fin da ora esprime il suo fermo dissenso”.