CUNEO - Cuneo pronta a condannare la Russia di Putin dopo l'attacco all'Ucraina: "A rischio la sicurezza dell'Europa"

Lunedì in Consiglio comunale la discussione di un ordine del giorno sul tema. Sostegno anche ai russi che manifestano contro la guerra

s.m. 03/03/2022 16:47

 
Mentre nella giornata di oggi i mediatori di Russia e Ucraina si sono incontrati per i di negoziati a Brest, a Cuneo a circa 1.470 chilometri di distanza in linea d’aria è stato reso pubblico un ordine del giorno di sostegno e solidarietà al popolo ucraino. A depositarlo, nei giorni scorsi, otto gruppi di maggioranza e minoranza (Centro per Cuneo, Cuneo Città d'Europa, Cuneo per i beni comuni, Cuneo Solidale Democratica, Centro per Cuneo, Crescere insieme, Partito Democratico e Gruppo misto di maggioranza). Il Consiglio comunale lo voterà, con ampio consenso, nell’assemblea in programma lunedì prossimo, 7 marzo.
 
Nel documento i firmatari ricordano uno dei principi fondamentali della Costituzione Italiana, l'articolo 11: "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
 
La richiesta è quella di esprimere "la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e per i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa" e il "sostegno ai cittadini russi che stanno dimostrando 'vergogna' e 'paura' per l’azione di invasione di Putin e che rischiano l’arresto e la successiva incarcerazione perché manifestano contro la guerra”.
 
L'obiettivo è far prendere alla città una posizione netta di contrasto all'attacco militare che - si legge - potrebbe "deflagrare, con gravi conseguenze sociali ed economiche sull’intera comunità internazionale, mettendo a rischio la sicurezza dell’Europa e la stabilità globale l’unica via di uscita sia porre fine alle ostilità e riprendere la via diplomatica”.
 
La richiesta al Governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni europee è quella di impegnarsi con tutte le misure necessarie per raggiungere lo stop all'invasione e la liberazione dell'Ucraina. Si chiede anche l’organizzazione per prepararsi all'accoglienza dei profughi ucraini che giungeranno nel Cuneese.

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