Nella serata di ieri, martedì 26 giugno, si è sviluppato nel Consiglio Comunale di Cuneo un lungo dibattito su un ordine del giorno che verteva sulle modifiche dello Statuto della Fondazione Crc. Il testo è stato proposto da Laura Menardi di Grande Cuneo, lista civica che sosteneva l’omonimo Giuseppe a candidato sindaco, da sempre molto attento alle cronache del palazzo di via Roma. il documento (poi approvato dall’assemblea cittadina) controfirmato anche dalla lista Cuneo per i Beni Comuni e dai consiglieri Garnero e Martello, impegna il sindaco ad attivarsi per far avere al Comune del capoluogo una maggiore rappresentanza nel Consiglio Generale della Fondazione CRC, dopo le modifiche effettuate allo Statuto dell’ente di palazzo Vitale che hanno modificato i pesi degli enti designanti. “Se limitiamo, com’è fatto nell’ordine del giorno, il punto di visuale al Comune di Cuneo, la mediazione che è stata fatta è stata buona, mentre non posso dire lo stesso come presidente della Provincia” ha commentato il primo cittadino, Federico Borgna.
Nel Consiglio generale è stato diminuito di quattro unità il numero dei Consiglieri, scesi da 23 a 19, in linea con quanto già avvenuto nelle altre fondazioni italiane, modificando anche i rapporti: 10 designazioni da parte di enti pubblici e 9 da enti privati. Oltre all’esclusione della Provincia dai designanti. “L’aver escluso l’ente provinciale impoverisce il Consiglio Generale della Fondazione - ha detto ancora Borgna -. Ho preso positivamente la possibilità di reincludere la Provincia nel caso tornasse ad essere elettivo di primo grado, ma nell’ambito della mediazione rientrava in un piano B. Mi dispiace che dal punto di vista metodologico ci siano altri soggetti di secondo livello, se il metodo è uno andrebbe applicato per tutti, ma ne prendo atto”.
Il sindaco di Cuneo (e presidente dell’omonima provincia) ha poi continuato: "Questa vicenda ci porta a una riflessione nel rapporto tra fondazioni bancarie e enti locali. Questa può essere l’opportunità per andare a definire la distinzione dei ruoli. Abbiamo origini e scopi diversi: il fatto di lavorare insieme e collaborare deriva dallo scrivere in modo chiaro le regole”. E in conclusione ha dato il via libera: “Se l’ordine del giorno nasce per chiedere più trasparenza può essere appoggiato”. Il documento è stato dunque approvato dal Consiglio comunale con 17 voti favorevoli su venti votanti. Tre i contrari (i consiglieri di Crescere Insieme, lista della maggioranza di Borgna vicina al presidente della Fondazione Crc, Giandomenico Genta).