Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale di Cuneo Ugo Sturlese:
Lunedì 26 settembre c.a. è stata discussa in Consiglio Comunale una mia interpellanza riguardante il PEC R-4C, complesso Agorà, area ex Bongiovanni, con la quale denunciavo l’incompiutezza degli assolvimenti relativi all’atto notarile sottoscritto dal Comune nel novembre 2021, da Eurofim e società DIMAR (“atto di trasferimento ed “impegno” al trasferimento al Comune di Cuneo e assoggettamento ad uso pubblico per la definizione degli obblighi urbanistico-edilizi conseguenti all’attuazione del PEC Aree cx Bongiovanni-Zona R4C").
A nostro giudizio l’atto potrebbe non essere valido nel merito, perché non cita l’esistenza fra i beni trasferiti (piazza Costituzione, via Einaudi, parcheggi fino all’atto di proprietà Eurofim!) dell’edificio mercatale costruito in piazza della Costituzione e dell’edificio prospiciente via Einaudi e i relativi adempimenti catastali (ancora oggi i mappali in proposito li catalogano come seminativi, irrigui) con evidenti conseguenze di carattere fiscale. Ciò mette in dubbio il carattere gratuito (e non donativo) del passaggio dell’area e del soprassuolo (come detto non citato nell’atto).
Inoltre tali adempimenti, oltre alle non eseguite modifiche dei regolamenti condominiali per regolare l’asservimento ad uso pubblico degli spazi condominiali, dovevano essere conclusi entro il 30 giugno 2022, mentre ad oggi in gran parte non sono stati perfezionati. Tali inadempienze relative a precise prescrizioni della Convenzione vigente (art.14, circa la subordinazione dell'agibilità degli immobili alla consegna delle opere di urbanizzazione) lasciano aperti i dubbi, già più volte espressi, circa i diritti di abitabilità in possesso dei condomini con possibile perdita di valore degli immobili stessi. Le risposte dell’assessore, che saranno completate per iscritto, risultano al momento del tutto insoddisfacenti.
Ugo Sturlese, Cuneo per i Beni Comuni