CUNEO - Cuneo supera i 56mila abitanti, ma il saldo tra nati e morti resta negativo

Aumenta la popolazione maschile, diminuisce quella femminile. Gli stranieri residenti contano un sesto delle nuove nascite del 2023: 398 i nuovi cittadini

Andrea Cascioli 04/01/2024 12:05

Il capoluogo della Granda cresce, di poco: quel tanto che basta per superare di nuovo l’“asticella” dei 56mila abitanti nel corso del 2023. Dal 31 dicembre 2022 al 30 dicembre scorso i cuneesi sono passati da 55.934 a 56.072 residenti: un incremento di 138 unità.
 
Non lo si deve però a un’impennata delle nascite, che anzi restano ampiamente al di sotto del numero dei decessi nello stesso anno: i bebè dell’anno appena concluso sono stati 354, sommando i 325 nati nel comune, i 23 venuti alla luce in un altro comune italiano e i 6 giunti con le loro famiglie dall’estero. I decessi registrati ammontano invece a 628 (446 nel comune, 178 in un altro comune, 4 all’estero).
 
Se il saldo tra nati e morti segna un -274, a “salvare” il bilancio demografico sono i trasferimenti dagli altri comuni e l’immigrazione. La differenza tra i nuovi arrivi e le partenze in città ammonta a +412. Gli iscritti sono 2.195, le cancellazioni 1.783. A fare la parte del leone i trasferimenti dagli altri comuni, pari a 1.567 persone (le cancellazioni sono 1.457). Dall’estero sono arrivate 465 persone e ne sono invece emigrate altre 135. C’è poi un’ulteriore casella riguardante gli arrivi e le partenze non inclusi in questi due insiemi, che ammontano rispettivamente a 163 e 191 individui.
 
 
Più maschi che femmine tra i nuovi nati e i neo arrivati
 
Aspetto singolare della statistica è che al consistente aumento della popolazione maschile (+217) fa da contrappeso la riduzione di quella femminile (-79). Una differenza in parte spiegata dal fatto che la maggioranza dei nuovi nati è di sesso maschile (199 fiocchi azzurri contro i 155 rosa), mentre tra i decessi si contano 339 donne e 289 uomini: il saldo, negativo per entrambi i sessi, è quindi due volte più basso per le donne (-184 contro -90). I trasferimenti nel comune vedono una ancor più netta prevalenza maschile: la differenza tra iscrizioni e cancellazioni all’anagrafe comunale è di 307 persone in un caso e 105 nell’altro. In totale, però, il Comune che dal 2022 è amministrato dal suo primo sindaco donna resta più vicino a Venere che a Marte: la popolazione femminile nel suo complesso è superiore, con 28.878 residenti, contro i 27.194 abitanti di sesso maschile.
 
Aumentano in generale i nuclei familiari: a fine 2023 ne erano stati registrati 27.235, contro i 27.009 di inizio anno. Si aggiungono, poi, 87 convivenze.
 
 
In città 108 nazionalità: rumeni e albanesi sopra il migliaio
 
Per quanto riguarda la popolazione straniera, il saldo tra “entrate” e “uscite” - positivo per sole 58 unità - è segnato dal fatto che 398 persone nell’arco dell’anno sono uscite dagli elenchi, avendo acquisito la cittadinanza italiana.
 
La differenza tra nati (58, di cui 34 maschi e 24 femmine) e morti (14, di cui 5 maschi e 9 femmine) è allo stesso modo positiva: i bebè con due genitori stranieri sono stati quindi il 16,38% dei nuovi nati. Tra gli stranieri la popolazione maschile nel complesso ha superato quella femminile nel corso dell’anno: gli uomini erano 3.220 a inizio anno e 3.328 a fine anno, le donne 3.338 a inizio anno e 3.288 a fine anno. In totale, si è passati da 6.558 a 6.616 residenti stranieri (l’11,79% del totale), al netto delle quasi quattrocento naturalizzazioni di cui si è detto, che vedono invece primeggiare le donne (con 205 nuove cittadine) sugli uomini (193). Esclusi tutti loro, i trasferimenti nel Comune ammontano a 850 - di cui 416 direttamente dall’estero - contro 438 (le cancellazioni per trasferimento all’estero sono state 24).
 
In città sono rappresentate ben 108 nazionalità diverse: gli unici a passare il migliaio i rumeni (1.457, 531 maschi e 926 femmine) e gli albanesi (1.204, 625 maschi e 579 femmine). Sopra le cento unità troviamo i marocchini (590, 309 maschi e 281 femmine), i cinesi (395, 175 maschi e 220 femmine), i filippini (358, 168 maschi e 190 femmine), i nigeriani (264, 141 maschi e 123 femmine), gli ivoriani (255, 154 maschi e 101 femmine), i senegalesi (145, 114 maschi e 31 femmine), i pakistani (134, 108 maschi e 26 femmine), gli egiziani (107, 73 maschi e 34 femmine) e i bengalesi (101, 73 maschi e 28 femmine). Tra i 32 afghani (30 uomini e 2 donne) e gli 83 ucraini (21 uomini e 62 donne) figurano sia immigrati di lunga data che persone stanziatesi in città a seguito delle crisi umanitarie nei loro Paesi di origine.
 
 
Madonna dell’Olmo e San Rocco Castagnaretta le frazioni più popolose
 
Tra le varie zone della città la più popolosa si conferma, come sempre, l’altipiano: i residenti arrivano a 4.158 nel centro storico, 13.583 in Cuneo centro, 5.528 nella zona Cuneo ovest, 7.340 in Cuneo sud, 590 nell’area fluviale.
 
Le frazioni più grandi sono Madonna dell’Olmo e San Rocco Castagnaretta con 3.996 e 3.209 residenti rispettivamente. Nell’oltregesso primeggia dal punto di vista demografico Borgo San Giuseppe (2620 abitanti), seguito da Madonna delle Grazie (2.508), Spinetta (1.519), Roata Canale (760), Bombonina (740) e Tetti Pesio (164). Nell’oltrestura, alla citata Madonna dell’Olmo seguono Cerialdo (2.028), Confreria (1.990), Passatore (1.104), Roata Rossi (1.310), San Benigno (1.073), Ronchi (992) e San Pietro del Gallo (797).

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