“Cuneo è una provincia che non conoscevo a fondo, nonostante l'abbia visitata più volte: si tratta di un posto bellissimo, ma poche settimane fa ho scoperto che ha un'estensione territoriale superiore all’intera Liguria”. Con queste parole il nuovo comandante dei Vigili del Fuoco di Cuneo, Corrado Romano, vercellese d’adozione, ma originario di Molfetta (Bari), si è presentato, nella mattinata di lunedì 11 luglio, in un incontro con giornalisti locali. Il dirigente, 62 anni, sposato con due figlie, ha illustrato i numeri del comando di corso De Gasperi, delle quattro sedi permanenti (Alba, Levaldigi, Mondovì e Saluzzo n.d.r.) e delle diciassette composte da volontari, che nei prossimi giorni inizierà a visitare.
“L’ammontare degli interventi effettuati in un anno è di circa 10 mila, si tratta di un numero ragguardevole - ha spiegato -. Solamente la scorsa settimana sono state portate a conclusione un centinaio di chiamate in circa 24 ore (a causa del nubifragio che ha colpito la provincia n.d.r.)”.
Molto spesso, gli interventi sono così tanti, il comando deve fare i conti con la carenza di personale: “Il dato dice che siamo sotto di circa il 20% - ha proseguito il comandante -: un dato in linea con quello nazionale, ma effettivamente ci sono dei ritardi generalizzati. Un po’ per il Covid, che ha rallentato le procedure concorsuali, un po’ perché, all’atto di inserimento, le nuove unità devono svolgere un corso di formazione molto lungo, di circa 9 mesi”.
Un’altra problematica riguarda la vetustà di alcuni mezzi: “Il Ministero ha programmato un aggiornamento, ma mediamente ne vengono distribuiti trenta all’anno in tutta Italia, per rimettersi in pari ci vorrà un po’ di tempo. Nonostante questo nelle ultime settimane sono state aggiornate alcune risorse sulle colonne mobili, con nuovi posti letto e una cucina che permetteranno ai pompieri della Granda di spostarsi con più facilità per interventi fuori provincia o in posti impervi”.
Nell’occasione il comandante ha anche annunciato che i Vigili del Fuoco di Cuneo sono intenzionati ad acquisire la proprietà della caserma di Corso De Gasperi. Attualmente il demanio affitta dal fondo immobiliare milanese Fle Italia Sicaf spa a 540 mila euro all’anno e il contratto è in scadenza a dicembre 2023. “Avere un edificio di nostra proprietà consentirebbe di fare dei lavori di miglioramento - ha osservato il comandante -. Questa sede è stata costruita a inizio anni ’80, ha bisogno di migliorie”. La proprietà avrebbe manifestato la propria disponibilità all’operazione.
Sembra dunque tramontata l’ipotesi di costruire una nuova caserma: in una recente ricerca di mercato il ministero aveva individuato cinque terreni in tre Comuni: Cuneo, Borgo e Boves, ma i costi sono stati ritenuti proibitivi, si parla di circa 15 milioni di euro, oltre alle tempistiche del cantiere.