Riceviamo e pubblichiamo.
Oggi abbiamo audito in Commissione le rappresentanze sindacali dei dipendenti del CUP Piemonte, il Centro Unico di Prenotazione per le prestazioni dei servizi sanitari regionali. Il Centro Unico di Prenotazione è un servizio fondamentale per i cittadini, ma spesso i lavoratori non sono messi nelle condizioni di svolgere adeguatamente il proprio lavoro. La causa prima è la politica di esternalizzazione, voluta dalla Regione, che fin dal lontano 2010 ha colpito pesantemente il settore. Dalla diminuzione dello stipendio delle lavoratrici e dei lavoratori fino alla diffusione dei contratti part-time invece di quelli full-time. Il tutto, chiaramente, senza un miglioramento del servizio, nonostante il grande lavoro svolto quotidianamente dai dipendenti.
Ora, con l’appalto in scadenza, il modello del Cup va ripensato e migliorato. Il Movimento 5 Stelle è convinto della necessità di reinternalizzare il servizio e abbandonare la gestione privata, avviando un confronto serio e concreto con lavoratori e sindacati per garantire le giuste tutele.
Chiederemo alla Giunta Cirio di istituire un tavolo per valutare le modalità del ritorno al pubblico e, nel mentre, di impegnarsi per ottenere condizioni migliori di lavoro per i dipendenti.
Intanto Cirio e Icardi continuano ad affermare di aver riportato le liste d’attesa ai livelli pre-pandemia. Chi tenta di accedere ai servizi sanitari piemontesi sa che la realtà è ben diversa e non abbiamo minimamente contezza di quante persone, in attesa di una visita, siano costrette a migrare al privato per ovviare ai tempi biblici del servizio pubblico oppure a lunghi viaggi per raggiungere ospedali di province diverse dalla propria.
Gli annunci sui giornali e gli slogan da campagna elettorale non servono a nulla, per rilanciare la sanità regionale servono chiarezza e serietà.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte