CUNEO - Cure Covid a domicilio, Icardi annuncia: ‘Dialogo aperto con l’Aifa sull’uso dell’idrossiclorochina’

Dopo l’incontro alla Conferenza delle Regioni l’assessore della giunta Cirio rilancia: ‘In Piemonte risultati molto incoraggianti con questi protocolli farmacologici’

17/06/2020 18:32

 
“Se l’idrossiclorochina non va bene, occorre concordare altre soluzioni, altrimenti viene meno il perno su cui ruota gran parte della strategia di cura domiciliare dei pazienti Covid e si rischia di tornare ad affollare gli ospedali mettendone in crisi l’operatività”: così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, tornato sull’argomento dopo aver chiesto già due settimane fa la ripresa delle sperimentazioni sul Plaquenil.
 
Stamane c’è stato un incontro nell’ambito della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, della quale Icardi è coordinatore regionale, con il direttore dell’Aifa Nicola Magrini e la presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, Patrizia Popoli. L’assessore piemontese ha annunciato che l’Aifa si è resa disponibile al confronto con le rappresentanze sanitarie per ragionare sui dati delle singole sperimentazioni regionali e valutare l’eventualità di protocolli alternativi.
 
“In Piemonte, - ha aggiunto il responsabile della sanità regionale - i protocolli farmacologici di cura domiciliare del Covid con idrossiclorochina, in fase precoce, hanno dato risultati molto incoraggianti, che siamo in grado di documentare. Chiediamo l’attivazione di un ‘registro 648’ per consentire l’erogazione di questo farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale per la somministrazione domiciliare. L’Aifa ci fornirà, per contro, gli studi sui quali ha deciso di bloccarne l’utilizzo”.

c.s.

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