“Per un intervento serio, concreto e duraturo nelle aree più a rischio sicurezza della città, credo non sia giusto contrapporre i due interventi distinti: da un lato chi vuole più polizia e controlli e dall’altra chi vede la soluzione negli interventi dei servizi sociali. Il punto è che bisognerebbe intervenire prima che la situazione degeneri”. Così la ex consigliera comunale Laura Menardi - new entry in Forza Italia Cuneo - spiega il perché durante il prossimo Consiglio gli azzurri presenteranno un’interpellanza sul “Caso corso Giolitti”. “È necessario - prosegue Menardi - risolvere i problemi legati alla sicurezza, all'origine, attraverso canali ben definiti e chiari per le persone immigrate o socialmente deboli. L’obiettivo è quello di curare i sintomi, non le cause di degrado e insicurezza”.
“Nonostante l'attenzione posta dalle Forze dell'Ordine - si legge dell’interpellanza presentata da Forza Italia Cuneo - e le iniziative tentate, volte a intrattenere diversivi, sulle zone di Stazione, corso Giolitti, corso Dante, Parco della Resistenza, piazza Boves, tutte le aree che in questi ultimi dieci anni ormai hanno conosciuto il fenomeno sempre crescente del bighellonaggio, dello spaccio e dell'accattonaggio aggressivo, fenomeni che a macchia d'olio o di leopardo si distribuiscono sulla città”.
Per questo il Gruppo di Forza Italia Cuneo, “avendo a cuore la situazione e sentendo fortemente il disagio di una parte di cittadini, nostri concittadini, che si trovano a dover sopportare ed anche a difendersi da soli in tali spiacevoli situazioni, rammenta che tra le misure messe a disposizione dal Governo c'è anche l'operazione Strade Sicure avviata nel 2008, con la legge del 24 luglio 2008, n. 125 ma pare che a Cuneo tale ausilio non sia stato attivato”.
Per questo gli Azzurri chiedono se:
- Corrisponde al vero che la Sindaca non ha preso in considerazione, vista la situazione gravemente compromessa di Cuneo in alcuni suoi quartieri, il progetto Strade Sicure e se sì perché?
- Come intende il Comune di Cuneo agire al fine di adire immediatamente alla conclusione di questo stato di cose, vedi episodio di aggressione in casa, di venerdì 22 settembre, in un condominio di corso Giolitti?
- Se non si ritiene necessario utilizzare tutti i mezzi disponibili per contenere una situazione insostenibile e in cui ne va dell'incolumità dei propri cittadini?
- Se può rispondere sulla definizione di cittadino “debole” e chi va tutelato in questa situazione, “l'aggressore” o “l'aggredito”?
- Cosa ne è stato di questo individuo che è entrato nelle case dei residenti causando una violenta violazione della privacy dei cittadini?
- Come intende mettere fine a questo “far west” di giustizia, a questo “fai da te” di azioni difensive e offensive, dovuto, a nostro parere, all'incuria di provvedimenti?
- A cosa è servita la passeggiata in corso Giolitti che ha fatto qualche giorno fa, quali sono i risultati tangibili del tavolo di lavoro?