Dal 18 maggio in poi le regioni potranno decidere autonomamente sulle riaperture delle attività ancora bloccate dal Coronavirus, ma il Governo potrà successivamente intervenire in base all’andamento dei contagi. E’ quanto emerso dal confronto di ieri, lunedì 11 maggio, in videoconferenza, tra lo stesso Governo e i rappresentanti delle amministrazioni regionali.
Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire già dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri.
Diversi presidenti di Regione, tra i quali il veneto Luca Zaia e il ligure Giovanni Toti, hanno già manifestato l’intenzione di procedere alle riaperture fin dalla prima data utile, lunedì 18 maggio, mentre al momento non si è espresso Alberto Cirio. Fino ad oggi l’ex europarlamentare albese e l’Unità di Crisi regionale hanno sempre scelto per il Piemonte linee più restrittive rispetto a quelle nazionali, ma nei giorni scorsi anche nella nostra regione diverse associazioni di categoria dei settori ancora fermi avevano spinto per anticipare le riaperture previste il primo giugno.