CUNEO - "Dal dl Agricoltura 4 milioni di euro per dare risposte concrete agli allevatori di razze bovine autoctone"

La nota del senatore cuneese della Lega Giorgio Bergesio: "Risposte che le aziende attendono invano da anni da parte di Governo e Parlamento"

09/07/2024 10:25

“Provvedimento che ci ha visto al lavoro per dare risposte alle esigenze degli agricoltori italiani adeguate e concrete. Tra gli interventi anche 4 milioni per gli allevamenti di razze bovine autoctone”.Così il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente Commissione Agricoltura, commenta il dl Agricoltura approvato in Senato e che passa ora alla Camera per l’approvazione definitiva, di cui è stato co-relatore insieme al senatore Luca De Carlo, presidente della medesima Commissione.
 
Entrando più nel dettaglio, il senatore cuneese della Lega ricorda: “Siamo intervenuti in particolare in difesa delle razze autoctone a rischio di estinzione attraverso contributi a favore degli allevatori. Risposte che le aziende attendono invano da anni da parte di Governo e Parlamento”. “Le risorse a disposizione degli allevatori di razze autoctone ammontano ai primi 4 milioni di euro stanziati. Con decreto del Masaf, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, verranno definiti criteri e modalità di attuazione della misura”, continua Bergesio.
 
Nel contesto degli allevamenti italiani, alcune razze autoctone sono diventate veri punti di eccellenza, come la piemontese, con 3.200 allevatori, la chianina, la marchigiana, la maremmana, la romagnola e la podolica. Queste razze, registrate nei libri genealogici, contribuiscono con oltre 530.000 capi allevati in Italia, di cui ben 268.000 sono vacche. La produzione annua di queste razze bovine, che sono le vere razze italiane, corrisponde a circa l’8% del fabbisogno di carne bovina nazionale. Prodotto di qualità, per lo più certificato attraverso l’etichettatura della carne/IGP/SQN, che permettono l’indicazione della razza. 
 
“Il mercato delle razze bovine autoctone da carne è in crisi - prosegue il senatore -. Il crollo dei prezzi di vendita sta mettendo a serio rischio di sopravvivenza gli allevamenti italiani, che rappresentano l’anello più debole della filiera. Senza un adeguato sostegno e valorizzazione, la razza piemontese rischia di compromettere la sua posizione tra le eccellenze agroalimentari italiane, aprendo la porta all’aumento delle importazioni di carne straniera”. “Auspico ulteriori interventi immediati per preservare questa preziosa eredità zootecnica - dice ancora Bergesio -. Prossimo passo sarà garantire la tracciabilità della carne fino alla tavola come abbiamo chiesto attraverso un ordine del giorno specifico approvato all'unanimità dalla Commissione nel decreto-legge”.
 
L’ordine del giorno approvato nell’ambito del dl Agricoltura, a completamento dell'azione intrapresa dal Governo a favore di sistemi di tracciabilità degli alimenti, impegna il Governo ad adottare specifici atti normativi volti ad introdurre sistemi di tracciabilità obbligatori della filiera delle carni bovine di razza autoctona, fornendo al consumatore informazioni chiare e trasparenti circa l'origine delle carni, rese disponibili in tutti i supporti informativi adottati dal canale della ristorazione.
 
“Il dl Agricoltura quindi non solo affronta le emergenze, ma guarda anche al futuro, con l’obiettivo di difendere e promuovere l'agricoltura italiana. Continueremo in questa direzione, in difesa di pesca, agricoltura e agroalimentare italiano, che sono un interesse primario per la nostra terra”, conclude il senatore Bergesio.

c.s.

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