Ci sono anche i progetti presentati dal Comune di Cuneo tra le 271 proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims): “Un lavoro che conferma la bontà del progetto Cuneo che l’amministrazione comunale sta portando avanti, della professionalità del personale e delle sinergie che da tempo il Comune di Cuneo ha saputo mettere in atto con le realtà del territorio” ha affermato orgoglioso il sindaco Federico Borgna.
L’amministrazione aveva avanzato due diverse proposte, classificatesi rispettivamente al 15esimo e al 44esimo posto della graduatoria: verranno finanziate con 15 e 11,1 milioni di euro. Si tratta di iniziative volte all’aumento dell'accessibilità e alla rigenerazione del tessuto urbano, anche attraverso la realizzazione di residenze per giovani, anziani e famiglie fragili. I progetti inviati a Roma erano incentrati uno sull’asse est-ovest (da viale Angeli a Confreria), l’altro sull’asse nord-sud (che riguarda degli alloggi nel centro storico e l’ex ONPI di Borgo San Giuseppe).
Nel progetto numero uno, oltre alla rifunzionalizzazione degli alloggi di Confreria e del Donatello, che verrà accompagnata da interventi sul quartiere, c’è un importante intervento di riqualificazione dell’ex caserma Piglione, all’interno della quale verranno inseriti alloggi per studenti universitari e unità abitative attrezzate per disabili. Prevista anche la ‘restituzione alla città’ degli spazi esterni, con l’inserimento di attività di agricoltura urbana e spazi per attività sportive. L’intervento prevede anche la parziale demolizione di villa Luchino - salvo niet della Soprintendenza - per farne piccoli alloggi e interessa il parco di villa Sarah, dedicato alle scuole con aule laboratoriali nel bosco. Nel ‘pacchetto’ sono stati inseriti anche un intervento sul casotto Mistral e una “silver house”, ovvero una residenza per anziani autosufficienti nell'edificio all'angolo di piazza Europa, di proprietà di Fondazione CRC.
Il progetto numero due riguarda lo sviluppo dell’area dell’ex ONPI a Borgo San Giuseppe che sarà parzialmente demolita e rifunzionalizzata per costruire un edificio più adeguato. Potrebbe diventare polo per i giovani e per le altre fasce di popolazione. Nel piano anche la riqualificazione di alcuni alloggi in via Busca, nei pressi dell’Università, e una passerella ciclopedonale sul fiume Gesso.
Il programma PinQua si pone lo scopo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). L’Alta Commissione istituita presso il Mims per esaminare le oltre 290 proposte pervenute da regioni, comuni e città metropolitane ha concluso in tre mesi la fase della selezione stilando una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc.
“Si tratta di un programma del tutto innovativo per il nostro Paese, la cui attuazione andrà ad incidere positivamente sulla qualità della vita di migliaia di persone e di tante comunità attraverso la riqualificazione di aree urbane senza nuovo consumo di suolo”, ha osservato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.