L’Assemblea dei sindaci che si è riunita in Provincia a Cuneo giovedì 20 dicembre ha dato parere positivo unanime allo schema di bilancio di previsione 2019-2021 approvato subito dopo in via definitiva dal Consiglio provinciale. All’Assemblea erano presenti 92 sindaci, pari ad oltre il 30% dei Comuni e in rappresentanza del 55% della popolazione della Granda.
Il presidente Federico Borgna ha introdotto lo schema di bilancio definendolo estremamente prudenziale: “Quello di oggi è un bilancio tecnico in attesa della legge di stabilità in discussione in Parlamento: potrebbero arrivare amare sorprese o notizie positive, cioè nuove risorse da investire, ma intanto le strutture della Provincia possono lavorare. Inoltre, riuscire ad approvare il bilancio di previsione entro fine anno è senza dubbio un fattore di buona amministrazione perchè ci permette di essere operativi già dal 1° gennaio “. Borgna ha anche ricordato che nel corso del 2019 potrebbe arrivare la riforma delle Province su una revisione della legge Delrio ed una definizione più precisa di funzioni e compiti. Vi stanno lavorando Anci, Unione delle Province e Governo e la Provincia di Cuneo si farà trovare pronta all’appuntamento, anche grazie alle tante professionalità ed eccellenze tra il personale dipendente.
Il documento contabile è stato poi illustrato dal dirigente del settore, Fabrizio Freni. La proposta di schema pareggia a 102.525.091 euro, suddivisa su un equilibrio corrente di 62.396.918 euro e un equilibrio in conto capitale per 26.637.710 euro, cui si sommano partite di giro per 13.490.462 euro. L’ente ha una sostanziale tenuta delle entrate – sostanzialmente l’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt), quella sulle assicurazioni contro la responsabilità civile auto (Rca) e il tributo per le funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (Tefa) – seppur con una leggera flessione legata al rallentamento del mercato dell’auto. Delle cifre di bilancio ben 11 milioni di euro saranno inviati a Roma per partecipare alle spese statali. Ci sono però maggiori risorse per gli investimenti destinati a viabilità ed edilizia da impiegare in un contesto difficile, caratterizzato anche dal calo del personale dipendente, quasi dimezzato.
Tra i dati riportati nello schema di bilancio vi sono gli investimenti straordinari per le scuole superiori che nel 2018 sono stati di circa 7 milioni di euro e che per il 2019 ammontano a 18 milioni. In questa somma rientrano alcuni impegni pluriennali come quelli per costruire un nuovo polo scolastico a Mondovì altipiano (7,9 milioni) e la nuova scuola a Verzuolo (6,8 milioni), ma i progetti di lavori presentati dalla Provincia per l’edilizia scolastica (ed in particolare per l’efficientamento energetico e per interventi antisismici) ammontano a circa 94 milioni di euro. Nonostante il contesto difficile, per le scuole superiori sono stati previsti alcuni mutui, come quello per l’efficentamento energetico dell’Itis “Delpozzo” di Cuneo e per un nuovo edificio a Mondovì.
Nel corso dell’Assemblea è stato dato spazio anche alla relazione dei due dirigenti dei Settori Viabilità, Riccardo Enrici (Cuneo e Saluzzo) e Giuseppe Giamello (Alba e Mondovì) sui progetti di intervento per strade e nuovi asfalti, messa in sicurezza di frane e fiumi, verifiche su ponti e altre infrastrutture. Su quest’ultimo aspetto, a pochi giorni dal crollo del ponte di Genova, la Provincia aveva trasmesso – su richiesta di Roma – le relazioni elaborate da ben 125 Comuni della Granda e dalla stessa Provincia che evidenziavano criticità su 213 cavalcavia con la necessità di almeno 240 milioni di euro. A tutt’oggi non sono arrivate risposte dal Ministero alla Viabilità.
Molti gli interventi in Assemblea da parte dei sindaci che hanno chiesto ai tecnici provinciali informazioni sul Programma triennale dei Lavori pubblici e problemi specifici di viabilità locale. Al termine, si è riunito il Consiglio provinciale che ha approvato all’unanimità e in via definitiva il bilancio di previsione 2019-2021, il Programma triennale dei Lavori pubblici e l’elenco annuale 2019, il Dup 2019-2021 e gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell’ente presso organismi terzi.