Scade venerdì 18 gennaio 2019 la prima fase del Bando Distruzione 2018, l’iniziativa sperimentale promossa dalla Fondazione CRC per sostenere il miglioramento del contesto urbano e paesaggistico della provincia di Cuneo attraverso azioni di demolizione, mitigazione ed eliminazione.
Il nuovo bando, che dispone di un budget di 400 mila euro, ha un duplice obiettivo: oltre alla “distruzione” delle brutture, finalizzata a ripristinare la bellezza dei contesti ambientali e paesaggistici, intende coinvolgere le comunità nella “presa in carico” dei luoghi attraverso processi di partecipazione fattiva. Per raggiungere questo obiettivo, il Bando si articola in due fasi:
- la prima, finalizzata a raccogliere le “segnalazioni” dei contesti deturpati e in pericolo, su cui si propone di intervenire;
- la seconda, volta a definire la tipologia d’intervento più congrua e funzionale.
In questa seconda fase, che prenderà avvio nella prossima primavera, la comunità verrà coinvolta direttamente, per la prima volta in assoluto, nel processo di selezione degli interventi da realizzare, attraverso la votazione su una piattaforma web dedicata.
Gli interventi selezionati e ammessi a finanziamento verranno infine co-progettati: la Fondazione garantirà un affiancamento costante durante la progettazione esecutiva e la realizzazione operativa degli interventi. Ogni iniziativa potrà contare su un contributo massimo pari a 50 mila euro, corrispondenti all’80% del costo complessivo dell’iniziativa, al quale dovrà corrispondere una quota minima di cofinanziamento pari ad almeno il 20% delle spese sostenute.
“Con questa nuova edizione del Bando Distruzione la Fondazione CRC compie un ulteriore passo in avanti per la promozione della bellezza della nostra provincia e il coinvolgimento delle comunità” aggiunge il Presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta. “Per la prima volta in assoluto i cittadini saranno chiamati a votare su una piattaforma web dedicata la bruttura che intendono eliminare attraverso interventi di demolizione e mitigazione condivisi”.