Via libera del Senato, con 78 voti favorevoli e l’astensione dell’opposizione, al disegno di legge per interventi a sostegno della competitività dei capitali. Il provvedimento include numerosi emendamenti proposti dalla Lega ed approvati. Ora il testo passerà al vaglio della Camera, per essere infine licenziato entro la fine dell’anno.
Il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega) spiega: “È un primo passo importante, che segna il ritorno a principi di democrazia e tutela delle minoranze nei grandi gruppi societari. Il Parlamento dà un segnale forte, teso a ristabilire la volontà di ridare peso agli azionisti stabili che sino ad oggi sono stati troppo spesso penalizzati a favore dei capitali speculativi”.
La novità principale riguarda la “lista del cda”, consuetudine per cui è il board in uscita a proporre all’assemblea i suoi successori: meccanismo spesso utilizzato dai manager per perpetrare il proprio potere a scapito di minoranze con pacchetti stabili nel tempo.
“Il ddl, tra le altre cose, mira a limitare lo strapotere dei manager e dare tutela alle minoranze - afferma Bergesio -. La lista non potrà più essere imposta da una semplice maggioranza del consiglio uscente ma dovrà essere approvata con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri e dovrà contenere un numero di candidati pari al numero da eleggere maggiorato di un terzo. Inoltre, altra tutela per le minoranze, i posti in consiglio dovranno essere distribuiti in misura proporzionale alle liste che abbiano ottenuto più del 20%, un freno al principio del vincitore che prende tutto e relega la minoranza in pochi posti in consiglio”.
Il disegno di legge prevede anche una delega al Governo per riformare il Testo Unico della Finanza entro i prossimi 12 mesi.
“Il provvedimento affronta una materia di cruciale importanza per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano e segna un ritorno alla democrazia anche in campo societario. Se il mercato dei capitali è efficiente avremo una leva strategica per sostenere gli investimenti delle imprese e permettere loro di svilupparsi e competere sui mercati internazionali, assicurando la tenuta dei livelli occupazionali. Ora è essenziale che l’iter per l’approvazione si concluda in tempi brevi”, conclude il senatore Bergesio.