Anche il Senato ieri (giovedì 23) ha dato il via libera al Decreto sulle Ong con 84 voti favorevoli e 61 contrari. Il testo mira a definire le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi delle ONG possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali, con la conseguenza che, nei confronti di tali navi, non possono essere adottati provvedimenti di divieto o limitazione al transito o alla sosta delle navi nel mare territoriale.
“Non c’è nessun atteggiamento contrario alle ONG. Si tratta di un testo che dà finalmente delle regole. E ci sono regole che vanno rispettate da tutti”, dichiara il senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio.
Tra le regole rientrano, ad esempio, il fatto che sia stata richiesta, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco; il fatto che il porto di sbarco assegnato dalle autorità sia raggiunto senza ritardo; il fatto che siano state avviate tempestivamente iniziative volte a informare le persone prese a bordo della possibilità di richiedere la protezione internazionale e, in caso di interesse, a raccogliere i dati rilevanti da mettere a disposizione delle autorità. Il decreto disciplina poi gli effetti della violazione del limite o del divieto di transito e sosta nel mare territoriale, sostituendo alla precedente sanzione penale una sanzione amministrativa; viene anche introdotta una nuova sanzione amministrativa in caso di mancata risposta alle informazioni richieste o mancata ottemperanza alle indicazioni impartite da parte delle navi.
“Il Decreto si limita a regolamentare le operazioni di salvataggio. Ricordo che lo Stato italiano aiuta tutti coloro che sono in difficoltà, con la Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto. La solidarietà è nei fatti non solo a parole come avviene in UE... Aggiungo che l'Italia è l'unico Paese del Mediterraneo che fa attività di salvataggio in mare”, conclude il senatore Bergesio.