Riceviamo e pubblichiamo dal candidato sindaco alle elezioni amministrative di Cuneo Giancarlo Boselli.
Dopo la manifestazione spontanea, che ha visto esposte le lenzuola ai balconi nelle zone di Cuneo Centro più colpite dal degrado, per richiamare l’attenzione generale, l’unica risposta arrivata dall’Amministrazione comunale per bocca delle Assessore Manassero e Olivero è stata di una banalità sconcertante: “Stiamo facendo tutto il possibile”
La situazione è sempre più grave per una città di piccole dimensioni (56.000 abitanti non un milione) come la nostra. Che una parte di un quartiere sia ormai fuori controllo è molto grave.
Nulla è stato fatto sul piano sociale attivo ( progetti di lavoro utili per impegnare le persone che bivaccano numerose nelle vie) nulla sul piano dell’ordine e della sicurezza ( la stazione di polizia aperta nella zona è in realtà chiusa proprio nelle ore e nei giorni in cui servirebbe azione di vigilanza e intervento e i turni di notte non ci sono perché orario di servizio termina alle 18.30)
Ho detto più volte che se saremo noi a governare la città ci muoveremo in quel modo. Impegno in lavoro utile e ordine e sicurezza con riorganizzazione del corpo di polizia locale in poliziotto di quartiere e frazioni su 14 zone. Certo la situazione non dovrebbe restare quella attuale fino a metà del prossimo anno.
Ma siccome sta sfuggendo sempre di più di mano, mi permetto di suggerire al Signor Prefetto che ne ha i poteri, di chiedere il supporto del 2 Reggimento Alpini nel servizio di vigilanza, come possibilità prevista dall’Operazione Strade Sicure (L. n. 125 del 24 luglio del 2008 e della L. n. 178 del 30 dicembre 2020).
Dovrebbe farlo il Sindaco, ammettendo che ha bisogno di supporto. Ovviamente non sto scherzando. Gli Alpini sono strettamente legati alla nostra Città.
Per noi questa situazione inizia ad essere pesante e la criminalità organizzata ha incominciato a sondare le capacità di reazione delle forze dell’ordine sul territorio, per capire se è terreno fertile ad allargare agli altri quartieri la propria azione. Il caporalato agisce indisturbato e nella zona fa i suoi loschi traffici.
I carabinieri e la polizia di Stato stanno adoperandosi per agire ma l’assenza, per ora, della polizia locale di zona, pesa.
Quindi l’esercito potrebbe essere, almeno per un periodo di un anno un deterrente forte. Naturalmente poi bisogna fare tutte le altre cose che non sono state fatte da tanto tempo come l'installazione di telecamere, riqualificazione della stazione, eccetera.
Giancarlo Boselli