CUNEO - Delega fiscale, Bergesio: “Finalmente stop alle misure repressive”

La nota del senatore cuneese della Lega: "Inizia nuovo rapporto con il contribuente"

03/08/2023 14:11

“Con la Lega al Governo diamo il via ad un nuovo rapporto di collaborazione tra fisco e contribuente. Basta con le misure repressive”. Lo afferma il senatore piemontese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, all’indomani del via libera del Senato al Ddl Delega di riforma fiscale.   
 
“Tre gli obiettivi della Delega fiscale: la certezza del diritto, la semplificazione e il contrasto all’evasione fiscale - dichiara Bergesio -. Con la delega fiscale si riequilibra il rapporto fisco-contribuente e si mette finalmente in pratica una semplificazione dell’immensa mole di tasse e balzelli sulle spalle degli italiani, avviando una riduzione della pressione fiscale che faciliterà anche l’emersione del gettito sommerso”
 
Numerose le modifiche introdotte nel Ddl, che dovrà quindi tornare in terza lettura alla Camera. Obiettivo del Governo è però arrivare all’approvazione definitiva del Parlamento prima della pausa estiva. Tra le novità principali contenute nella misura: l’acconto di novembre delle tasse di PMI, artigiani, commercianti, lavoratori autonomi (4,5 milioni di attività economiche) viene spostato all’anno successivo, da gennaio a giugno. “Per la prima volta in 50 anni, le tasse non si pagheranno in anticipo ma ad anno concluso - commenta il senatore della Lega -. Questo significa più liquidità alle attività economiche in un periodo di tassi insostenibili e nessuna sanzione o interesse per chi già ora non riesce a pagare”
 
Non solo: la ritenuta d’acconto per circa 1 milione di liberi professionisti passa dal 20% al 10%. “E nel tempo, entrando a regime la rateizzazione degli acconti delle tasse, la ritenuta si potrà abolire”, prosegue il senatore della Lega. Novità anche per le imprese che aderiscono all’adempimento collaborativo, che non dovranno pagare sanzioni penali tributarie. “Diciamo stop alle misure repressive con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo. Con il concordato preventivo l’azienda potrà mettersi d’accordo con lo Stato per il pagamento delle tasse nei due anni successivi e per chi è in difficoltà sarà possibile rateizzare le imposte a 10 anni”, dice Bergesio.
 
“La Delega fiscale accoglie molte proposte storiche della Lega per un fisco più leggero - afferma il senatore cuneese -. Prosegue il percorso della flat tax per tutti entro fine legislatura, con la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3; c’è la detassazione di straordinari, premi di produttività e tredicesime, la razionalizzazione delle aliquote Iva, e la graduale abolizione di Isa e studi di settore; la cedolare secca viene estesa anche agli affitti commerciali; vengono abolite 20 microtasse ed accorpate le scadenze”.
 
Per il settore dell’agricoltura, è stato approvato anche un emendamento che vede tra i firmatari lo stesso senatore Bergesio: “Alla luce delle difficoltà in cui versa la zootecnia italiana, anche in riferimento alla particolare congiuntura economica, abbiamo chiesto al Governo un intervento volto ad adottare i necessari atti volti ad un aumento delle percentuali di compensazione iva applicabili agli animali vivi delle specie bovina e suina, che possa assumere nel tempo un carattere stabile e duraturo”.
 
Infine, conclude il senatore Bergesio: “Le novità non si fermano qui. Per le imprese ad esempio d’ora in poi chi più assume e investe, meno paga Iva. Sempre sul versante Iva si razionalizzano numero e aliquote, e viene superata l’Irap. Sui tributi regionali: si punta all’autonomia finanziaria delle Regioni a Statuto ordinario e alla razionalizzazione dei tributi regionali, ma anche al riordino dei tributi locali. Sono solo alcune delle novità introdotte dalla Delega, che puntano a rendere maggiormente attrattivo il sistema fiscale italiano, per attrarre nuove aziende e quindi nuovi posti di lavoro e per lasciare più risorse nelle tasche degli italiani e delle imprese, unico sistema per far ripartire la nostra economia”.
 
Ora ultimo passaggio alla Camera e poi il provvedimento diventerà legge.

c.s.

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