CUNEO - "Deve aumentare il coinvolgimento degli uomini nelle azioni a contrasto della violenza sulle donne"

Il messaggio della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero dopo l'assassinio di Giulia Cecchettin. L'assessora Cristina Clerico: "Tragedia che riguarda quella che potrebbe essere la figlia di ognuno di noi"

Luca Serale, Patrizia Manassero e Cristina Clerico

Redazione 21/11/2023 11:26

Con l’assassinio di Giulia Cecchettin in Italia si è superato il numero di cento donne che hanno perso la vita perchè ammazzate da uomini nel 2023. Una notizia che ha colpito tutti quanti noi, soprattutto alla vigilia di un 25 novembre in cui avremo una serie di eventi, iniziative e momenti di riflessione all’interno della rassegna che l’amministrazione mette in campo per contrastare la violenza di genere. Pensiamo quest’anno, visto che questo numero tende a non diminuire, che debba aumentare la riflessione degli interventi sui giovani e il coinvolgimento degli uomini nelle azioni a contrasto della violenza sulle donne”. Lo ha detto la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero in un video pubblicato sui canali social del Comune, commentando il fatto di cronaca che ha sconvolto l’Italia nell’ultima settimana, proprio a pochi giorni da una data simbolo per il contrasto della violenza contro le donne: “È necessario un profondo cambio della mentalità maschile, perché la violenza parte da una parola, da uno sguardo, da un gesto”, si legge nel posto diffuso dai canali comunali. Il Comune di Cuneo, con il suo assessorato alle Pari Opportunità, dedica al tema un ricco calendario di iniziative, all’interno della rassegna “8 Marzo è tutto l’anno” (QUI il programma).
 
Nel video, ad accompagnare la prima cittadina, anche il vicesindaco Luca Serale: “Nonostante le campagne portate avanti, i numeri sono in crescita. È proprio a noi uomini che ci rivolgiamo, perchè soprattutto questi attacchi arrivano da persone vicine alle vittime: dunque dobbiamo fare qualcosa di più per aumentare la nostra attività persuasiva. Certi delitti non possono più succedere. C’è un femminicidio ogni tre giorni: è un monito che ci viene ricordato ogni tre giorni. Vorremmo una nuova coscienza, in modo che questi numeri andassero a scemare”.
 
Presente anche l’assessora alle Pari Opportunità Cristina Clerico: “L’assassinio di Giulia Cecchettin ci interroga in particolare perchè è molto vicino: riguarda quella che potrebbe essere la figlia di ognuno di noi. Anche colui che l’ha uccisa potrebbe essere figlio di ognuno di noi. Questa tragedia riguarda un ambiente comune, medio, ordinario, e non ci sono alibi: la violenza di genere riguarda veramente tutti. Si fonda su un fenomeno subculturale in cui è legittimata una visione e un distinguo tra generi in termini di valore e rispetto. Finché non ci renderemo conto che la parità reale sarà raggiunta quando non ci saranno più battute sessiste, quando non sarà più legittimato qualunque comportamento che lede la dignità della donna, sino ad allora daremo manforte ad un mondo che legittima la violenza di genere”.
 

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