CUNEO - Dieci anni fa nasceva il Parco fluviale Gesso e Stura

Da 1.500 ettari ad oltre 4.000 suddivisi in 10 comuni

06/02/2017 14:35

L’istituzione del Parco fluviale è ufficiale: il Consiglio regionale del Piemonte ha deliberato nella seduta di oggi, 6 febbraio 2007, che l’area fluviale cuneese sia degna di tutela e prenda il nome di Parco fluviale Gesso e Stura, per tenere conto di una dimensione territoriale più ampia rispetto al Comune di Cuneo a cui al momento è limitata”. Recitava così, esattamente 10 anni fa, il comunicato con cui il Parco dava ufficialmente notizia della sua nascita, poi sancita dalla legge regionale n. 3 del 19 febbraio 2007, approvata all’unanimità in conclusione di un iter burocratico avviato nel novembre 2005, con l’approvazione, anch’essa unanime, della proposta di legge da parte del Consiglio comunale di Cuneo. La legge ne attribuiva inoltre la gestione al Comune di Cuneo, che ne è ancora oggi ente gestore unico.
In realtà la storia del Parco è iniziata ben prima di dieci anni fa: si può far risalire già al 1979, con una proposta, sostenuta da 8.000 firme, avanzata dalle associazioni naturalistiche e culturali e dai cittadini, per il ripristino della funzione sociale dei fiumi, mediante la riqualificazione degli ambienti fluviali.
Quando nacque ufficialmente, 10 anni fa, il Parco era una riserva di 1.500 ettari, tutti ricadenti all’interno del territorio di un solo comune, quello di Cuneo. Oggi gli ettari sono diventati oltre 4.000, 60 i chilometri di fiume e oltre 100.000 gli abitanti che ricadono sul territorio del Parco, dopo che, dal 1° gennaio 2012, è stato sancito l’ampliamento ad altri nove comuni oltre quello di Cuneo, vale a dire Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo.
In questi dieci anni il Parco non è cresciuto solo territorialmente, ma anche dal punto di vista della fruizione e l’offerta turistica e ricreativa che offre a cuneesi e turisti. Sui suoi 60 km di piste ciclo-naturalistiche segnalate, che prima della nascita del Parco si limitavano ad un piccolo tratto di circa 6 km lungo il torrente Gesso, passano ogni anno circa 500.000 persone.
Lo stesso si può dire delle iniziative e gli eventi del Parco, che negli ultimi anni hanno raggiunto una media di 12.000 partecipanti l’anno, 100.000 quelli che si stimano in questi 10 anni. E poi ci sono le attività didattiche, con l’educazione ambientale, in senso lato, che è diventata sempre più, col passare del tempo, la vocazione principe del Parco. Per dare solo qualche dato, la Casa del Fiume, il centro di educazione ambientale del Parco, nel corso del solo 2016 ha ospitato 97 attività didattiche e nell’anno scolastico 2015-2016 ha accolto 4800 ragazzi di scuole di ogni ordine e grado, non solo di Cuneo e della Provincia, ma anche provenienti dal resto del Piemonte o da fuori regione. Oltre 41.000 i ragazzi che hanno fatto educazione ambientale al Parco con la scuola in questi 10 anni. Con l’inaugurazione della Casa del Fiume, realizzata anche grazie ad un finanziamento europeo, le iniziative del Parco, didattiche o no, si sono potenziate, potendo avvalersi di uno spazio al chiuso che permette l’organizzazione di eventi ed appuntamenti anche nel corso della stagione fredda o in caso di maltempo. Così, ad esempio, nel 2016 sono state 365 le attività organizzate alla Casa del Fiume, con una media di una al giorno. Oltre 35.000 le persone che hanno visitato la struttura dalla sua inaugurazione, il 23 marzo 2013, ad oggi.
Insomma solo dieci anni, ma che hanno visto il Parco fluviale crescere e trasformarsi profondamente, senza però perdere mai di vista la finalità con cui era nato: riqualificare le fasce fluviali e restituire alla città quei fiumi che aveva un po’ perso.
Per celebrare degnamente questo importante anniversario il Parco ha in serbo qualche sorpresa, ma non è ancora il momento di svelarle…

c.s.

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