CUNEO - ‘Distanziamento su treni e bus extra-urbani, se il governo non interviene la Regione farà da sola’

Gabusi e Cirio aspettano un segnale da Roma entro venerdì: ‘Altrimenti eviteremo il caos con un’ordinanza. Il far west nuoce a tutti’

30/06/2020 20:29

 
Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Unità di crisi, il Gruppo di lavoro Fazio e il Settore Prevenzione dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla luce dell’attuale situazione epidemiologica del Piemonte, hanno dato riscontro favorevole alla richiesta della Regione di un parere sulla possibilità di un uso più ampio dei posti a sedere sui treni e sui bus extra-urbani.
 
“Di fronte all’anarchia che si è verificata nei giorni scorsi e nella totale assenza di un intervento da parte del governo, ci siamo attivati chiedendo un parere ai nostri referenti scientifici” spiegano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi.
 
Il tema è stato sottoposto all’odierna Conferenza delle Regioni per chiedere un’azione urgente da parte del ministero che renda omogenea la situazione tra le diverse regioni: “Ne abbiamo parlato anche con la Regione Lombardia. Se entro venerdì non interverrà il governo, confortati dal parere positivo dei nostri Comitati scientifici, abbiamo intenzione di emanare una ordinanza regionale valida a partire da sabato 4 luglio, al fine di risolvere una situazione ingestibile con treni che non possono partire da una regione in un modo e arrivare in quella accanto in un altro, generando confusione generale tra i passeggeri e gli stessi operatori del trasporto pubblico. Il far west nuoce a tutti”.

c.s.

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