Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Astra Cuneo, associazione degli autotrasportatori cuneesi, ha inviato al Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, insieme a Fai, Confindustria e Confartigianato, relativamente al divieto di circolazione in vigore nella parte francese della valle Roya per i mezzi di massa superiore alle 19 tonnellate.
Egr. Sig. Prefetto,
Con la presente le associazioni di categoria provinciali sottoscriventi, sono a richiedere un incontro per poter discutere dell’attuale perseverante situazione di stallo che sussiste lungo un percorso di transito internazionale, d’importanza strategica per le imprese del cuneese come il colle di Tenda e della valle Roya.
In particolare ci si riferisce al divieto di transito sulla RD6204 per veicoli di massa > 19 ton imposto prima dalle municipalità francesi della valle Roya a settembre 2017, e poi con ordinanza del Consiglio Dipartimentale delle Alpi Marittime a dicembre 2017, divieto che genera tutt’ora consistenti danni all’economia della nostra provincia. Tale situazione, insostenibile per le aziende che da sempre percorrono questo itinerario commerciale, com’è noto perviene da una decisione unilaterale delle autorità francesi, senza che mai sia stato effettuato un confronto con la parte italiana. Si ricorda che nel corso di ormai quasi un anno e mezzo, alcuna soluzione è stata prospettata nonostante il collaborativo impegno delle sottoscriventi associazioni, che dopo aver predisposto invano un testo con proposte derogatorie da presentare presso le sedi di svolgimento delle periodiche Conferenze intergovernative, hanno deciso di adire le competenti sedi giurisdizionali francesi al fine di non lasciare intentata alcuna ipotesi di difesa da questo ingiusto provvedimento. Nemmeno il tentativo di tenere alta l’attenzione sul tema, a livello mediatico e nel dialogo con i rappresentanti politici territoriali, nuovi e vecchi, è servito nel corso dei diciassette mesi trascorsi a generare un vero ed autentico interessamento a questa grave questione, che come si ripete, insidia l’economia di molte imprese cuneesi. Ora, le aziende che rappresentiamo, anche a seguito delle dimostrazioni di protesta svoltesi lo scorso 28 dicembre 2018, intendono porre assolutamente rimedio ad una problematica che si è ormai protratta troppo a lungo.
Si richiede pertanto a Sua Eccellenza il Prefetto
- Considerato che la Prefettura partecipa costantemente alle Conferenze intergovernative delle Alpi del Sud, di riferire sullo stato dell’arte in merito al dibattito istituzionale binazionale relativo alla viabilità della valle Roya con particolare attenzione al divieto ai veicoli di massa > 19 ton.
- L’opportunità, in qualità di rappresentante territoriale del governo, di risollevare il tema in oggetto presso i competenti ministeri ed nello specifico rendendo dotto il Ministero degli Esteri dell’attuale situazione, potenzialmente lesiva delle intese diplomatiche e degli accordi internazionali in essere.
- Di tener conto dell’esigenza di coinvolgere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché Anas Spa per l’introduzione del divieto ai veicoli aventi massa > 19 ton anche sulla porzione ligure di SS20 quale provvedimento in grado di uniformare le modalità di transito e divieto sull’intera direttrice stradale ed evitare conseguenze discriminatorie riguardo la circolazione dei tir in valle Roya.
Ringraziando per l’attenzione e attendendo un gentile riscontro, con l’occasione porgiamo cordiali saluti.