“Con il decreto legge Sanità il Governo fa un importante passo in avanti per mitigare l’annoso problema delle liste d’attesa. Ma al contempo recepisce le istanze delle Regioni”.
Così il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente Commissione Attività produttive di Palazzo Madama, commenta il DL Sanità appena approvato dall'aula del Senato con 87 voti favorevoli, 50 contrari e nessuna astensione. Passerà ora alla Camera per l'esame in seconda lettura, in vista della conversione in legge entro il 6 agosto.
Il provvedimento è volto a ridurre i tempi delle liste d'attesa delle prestazioni mediche intervenendo su gestione, coordinamento e controllo.
“È stata individuata la quadra grazie ad un costruttivo lavoro di confronto con le Regioni, gli ordini professionali e le associazioni dei cittadini, i veri scontenti delle liste d'attesa”, aggiunge Bergesio. Numerose le misure contenute nel testo approvato in Senato.
A cominciare dal superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025: sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale.
Viene introdotta la Piattaforma nazionale per le liste d'attesa, con l’obiettivo di garantire, operando in coerenza con il modello Mcs, l’efficacia del monitoraggio di livello nazionale, consentendo la misurazione delle prestazioni in lista di attesa sul territorio nazionale, i Cup dovranno avere in agenda tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato, ed è previsto un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato.
“Per quanto riguarda il controllo dell’operato delle singole Asl da parte del Ministero della Salute, i controlli resteranno in capo alle Regioni ma il Ministero della Salute avrà la possibilità di intervenire con poteri sostitutivi in presenza di inadempienze”, precisa il parlamentare della Lega.
Al fine di rafforzare le attività di controllo del Sistema nazionale sull’assistenza sanitaria viene istituito presso il Ministero della salute l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, che opera alle dirette dipendenze del Ministro della salute e che potrà avvalersi del supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute, per esercitare il potere di accesso presso le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, le aziende ospedaliere universitarie e policlinici universitari, gli erogatori privati accreditati nonché presso tutti gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, per verificare e analizzare le disfunzioni emergenti a seguito del controllo delle agende di prenotazione sulla segnalazione del cittadino, degli enti locali e delle associazioni di categoria utenti.
Viene inoltre stabilito il prolungamento della fascia oraria e giornaliera per l’erogazione delle visite mediche e specialistiche anche al sabato e alla domenica, al fine di ridurre i tempi delle liste di attesa ed evitare le degenze prolungate dovute alla mancanza di disponibilità per gli esami diagnostici. Ed è prevista la possibilità di apertura straordinaria dei centri trasfusionali nelle ore pomeridiane e nei giorni festivi.
“Stiamo lavorando per dare risposte concrete in particolare alle due grandi problematiche che affliggono la sanità italiana: liste d’attesa e cronica mancanza di medici e personale sanitario. Per quanto riguarda i tempi di attesa, viene introdotto uno strumento fondamentale ma che, incredibilmente, non esisteva ancora, ossia il sistema di monitoraggio e viene stabilito un tempo di attesa massimo previsto. Il decreto è segnale di attenzione di questo Governo nei confronti del Paese. Continueremo su questa strada, con interventi strutturali, per migliorare la sanità, bene inestimabile per i cittadini italiani”, conclude il Senatore Bergesio.