Secondo gli organizzatori potrebbe diventare una delle più partecipate manifestazioni pubbliche degli ultimi tempi in Piemonte: è la Marcia della Salute, che si svolgerà sabato 27 maggio a Torino, da piazza Carducci al Palazzo della Regione in via Nizza. L’iniziativa è promossa dal “Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure”, formato da 57 associazioni, tra cui Cgil e Anaoo, gli Ordini dei Medici, Psicologi, Biologi, infermieri, Nursing Piemonte, Tribunale dei diritti del malato.
"Non una manifestazione sindacale - spiega all’Ansa Giorgio Airaudo, segretario di Cgil Piemonte - ma ben di più perché la sanità pubblica tocca tutti. Grazie al PNRR, ci sono i soldi per cambiare il futuro della sanità piemontese e nazionale. Se non lo si vuole fare è per scelta politica in un paese in cui è raddoppiato il numero di cittadini che ricorre a cure private a pagamento, mentre molti ormai ci rinunciano. Noi speriamo che questo appuntamento sia di stimolo anche per sollevare la questione sanitaria a livello nazionale, in un paese in cui è prevista nei prossimi cinque anni la diminuzione degli investimenti nella sanità pubblica passando dal 6,7% del Pil al 6,2% quando in altri paesi sono stati aumentati anche oltre il 10%. Da noi la pandemia non ha insegnato nulla e si continua a tagliare il budget sulla pelle delle persone".
Alla base di tutto, è stato spiegato, c'è una cronica mancanza di personale di almeno 9 mila operatori in Piemonte, tra cui 2 mila dirigenti medici ospedalieri e medici di Medicina Generale e 7 mila altri professionisti (di cui 4 mila infermieri) oltre ad altri 2 mila operatori per far funzionare le Case della Salute e gli ospedali di comunità finanziati dal PNRR.